Matteo Romagnoli, fondatore della storica etichetta Garrincha Dischi, ci racconta il progetto musicale “La Vibe del Padrone”, disco in uscita il 24 settembre in vinile e su tutte le piattaforme streaming. Alla vigilia dei 40 anni dall’uscita de “La Voce del Padrone”, Garrincha Dischi si appresta a pubblicare la sua personalissima versione del capolavoro di Franco Battiato in una innovativa rilettura in chiave in levare.

Il reggae di Garrincha da Dalla a Battiato

Questa rivisitazione si divide quasi in una versione a tratti maniacale ma anche un po’ dissacrante del disco, di cui vengono ripresi alcuni accordi in maniera assolutamente pedissequa ma che in generale rivisita tutto in levare, in uno stile afro e sudamericano decisamente lontano da quello fatto da Battiato.
«Questo disco è l’evoluzione di un progetto nato nel 2011, quando abbiamo fattaola stessa cosa con un disco storico di Lucio Dalla, “Come è profondo il mare” che era diventato “Come è profondo il levare”» dice Matteo Romagnoli, produttore e curatore del progetto.

Il collettivo Garrincha Star All-Star è una band a tutti gli effetti, che comprende Matteo “Costa” Romagnoli (chitarra, voce su “Segnali di vita” e cori), Nicola “Hyppo” Roda (chitarre), Gianluca “Cato” Senatore (basso, chitarra), Francesco Brini (batteria, percussioni), Salvatore Viscardi (batteria, percussioni), Elia Dalla Casa (sax), Enrico Lupi (tromba), Danilo Scuccimarra (organo, pianoforte) ed Enrico Roberto “Carota” (synth, produzione, voce su “Centro di gravità permanente”). Questa grande collaborazione finisce anche per essere una sorta di riunione di famiglia per casa Garrincha, dato che ogni canzone prende in prestito i cantanti dalle band dell’etichetta, si sono volentieri uniti in questa avventura infatti Lo Stato Sociale, Jacopo Et, Gregorio Sanchez, The Bluebeaters, COSTA!, CIMINI e España Circo Este.

L’ispirazione di un progetto così particolare arriva, come si vede anche dal nome del collettivo stesso, da gli Easy Star All-Star, gruppo di artisti raggae americani, che sono stati presi un po’ come dei fratelli maggiori, che già si erano cimentati nella rivisitazione di grandi pilastri della musica dai Pink Floyd ai Beatles e che sono arrivati a fare anche inediti e tour diventando una band vera e propria.

Il timore per l’accoglienza da parte del pubblico c’è, principalmente nei confronti dei “puristi del genere nel magico mondo di internet” come li definisce Romagnoli, ma grande fiducia è invece riposta sui live, per cui le aspettative sono decisamente alte visto il successo riscontrato in passato con Disperato Erotico Stomp, cantato con Lodo Guenzi dello Stato Sociale.

Aspettiamo con fervore dunque la pubblicazione di questo album il 24 Settembre, non solo come omaggio per i 40 anni del disco originale ma anche un tributo ad una pietra miliare della musica italiana come lo era Franco Battiato.

ASCOLTA L’INTERVISTA A MATTEO ROMAGNOLI: