Dal 11 novembre al 5 dicembre Bologna festeggia un compleanno speciale: i vent’anni della Mammut Film, la casa di produzione indipendente che, come l’animale preistorico da cui prende il nome, ha attraversato due decenni di cinema con passo deciso, curiosità indomabile e una buona dose di resistenza creativa.
I vent’anni di Mammut Film: una rassegna di un mese per la casa di produzione indipendente
Fondata nel 2005 da Ilaria Malagutti, Michele Mellara, Francesco Merini e Alessandro Rossi, Mammut Film ha firmato più di trenta produzioni tra documentari, cortometraggi, film di finzione e progetti sperimentali, conquistando festival internazionali e piattaforme globali. Da La via dei farmaci a Vivere che rischio, da Palestina per principianti a La follia degli altri, fino alla serie Universitas Tenebrarum (disponibile su Prime Video), il marchio Mammut è sinonimo di libertà narrativa, ironia intelligente e attenzione ai temi urgenti del nostro tempo.
Per celebrare il traguardo, Bologna diventa per un mese un grande palcoscenico diffuso: dieci proiezioni, sette luoghi, quattro incontri, un concerto e una grande festa.
Il programma intreccia film, lezioni universitarie, dialoghi con il pubblico e serate musicali. Si parte l’11 novembre al Cinema Modernissimo con Kemp, My best dance is yet to come di Edoardo Gabbriellini, alla presenza del regista e dei Mammut. Poi, via via, le tappe toccano il TPO, il Cinema Galliera, il DamsLab e altri spazi della città.
Il 15 novembre sarà il cuore pulsante dei festeggiamenti: al TPO andrà in scena la Festa del Mammut, con le proiezioni de La via dei farmaci e Palestina per principianti, seguite dal concerto dei Lou del Bello’s e dal dj set di Mingo. Un modo per ribadire che il cinema, per Mammut, non è mai solo visione ma esperienza collettiva, corpo, suono e incontro.
Tra gli appuntamenti più attesi, il 21 novembre al DamsLab, l’incontro “Bologna, il caso Mammut Film: 20 anni di cinema spericolato”, moderato da Roy Menarini e Piero Di Domenico, con il saluto di Fabio Abagnato dell’Emilia-Romagna Film Commission.
Una riflessione sulla storia e il futuro del cinema indipendente in Italia, ma anche sul ruolo di una piccola casa di produzione capace di muoversi con autonomia e coraggio in un panorama in continua trasformazione.
Il viaggio prosegue fino al 5 dicembre, quando la rassegna si chiuderà alla Casa della Comunità Porto-Saragozza con le proiezioni di La follia degli altri e Vivere che rischio, alla presenza dei registi e dell’assessore Daniele Del Pozzo.
«Festeggiare questo compleanno – spiegano i fondatori – è un momento importante non solo per noi, ma per la città di Bologna e per tutta l’Emilia-Romagna. Vogliamo restituire alla comunità quello che ci ha aiutato a costruire: un cinema libero, curioso e aperto al mondo».
E in effetti, in vent’anni di attività, il Mammut ha saputo portare Bologna nelle sale e sui teleschermi di mezzo mondo, raccontando storie che intrecciano politica e poesia, realtà e immaginazione, memoria e futuro.
ASCOLTA L’INTERVISTA AD ALESSANDRO ROSSI:







