Dopo la straordinaria manifestazione di ieri a Bologna, che ha portato in piazza oltre 50mila persone all’interno dello sciopero generale contro il genocidio a Gaza e per il sostegno alla Global Sumud Flotilla, le mobilitazioni non sono finite. Tra presidi, eventi artistici ed incontri, questa settimana è piena di appuntamenti per continuare a tenere alta l’attenzione sulla Palestina e fare pressioni sulle istituzioni.

A Bologna la mobilitazione per la Palestina continua: ecco dove

Il primo appuntamento è previsto proprio oggi. Le studentesse e studenti universitari di Cambiare Rotta terranno un presidio in occasione del Senato Accademico per chiedere ai vertici dell’Alma Mater di mantenere fede alle promesse. Nel giugno scorso, dopo mesi di mobilitazioni, il Senato Accademico dell’Università di Bologna ha approvato un documento importante, in cui riconosceva il “plausibile genocidio” in Palestina e prometteva di interrompere le relazioni con Israele, le sue istituzioni e le sue aziende, ma anche con le realtà non israeliane coinvolte nel settore militare e invischiate con il genocidio.
Buoni propositi a cui, però, non è chiaro se l’UniBo abbia dato seguito, sia a detta dei docenti che degli studenti.

Questo pomeriggio, dalle 18.00 in piazza Lucio Dalla, invece, si terrà “Voci per la Palestina”. Arte e cultura si alleano per difendere i diritti umani, promuovere l’impegno civile e dire no al genocidio del popolo palestinese. Artisti, organizzazioni umanitarie e attivisti, riuniti in una rete di oltre 30 realtà cittadine e artistiche, si ritrovano insieme in un momento collettivo di denuncia, resistenza e speranza. L’evento è curato da Voci per la Palestina e Artists for Palestine Italia.

L’appuntamento successivo è previsto per venerdì 26 settembre, alle 18.00 al Centro sociale Giorgio Costa di via Azzo Gardino. Qui il Coordinamento Bds di Bologna porterà l’attivista palestinese Majed Abusalama. Abusalama è originario di Jabalia, a Gaza, ed è impegnato sui diritti dei rifugiati e nelle lotte antifasciste da oltre due decenni. Attualmente vive e lavora in Europa ed è anche presidente di Sumud Finland e di Coalition of Lawyers for Palestine in Svizzera e co-fondatore di Palestine Speaks in Germania.
L’incontro che lo vedrà ospite è intitolato “Agire ora per fermare il genocidio e liberare la Palestina: Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni”.

ASCOLTA L’INTERVISTA A MARIO DI BDS:

Per il week end di sabato 27 e domenica 28 settembre, invece, Sgb, uno dei sindacati che ha proclamato lo sciopero generale di ieri, organizza una festa di strada intitolata “Palestina libera – Due giornate di resistenza”.
Tra gli incontri ci sarà un approfondimento dedicato alla liberazione di Marwan Barghouti e dei detenuti politici in Palestina, un appuntamento intitolato “Resistenza via mare: esperienza della Freedom Flotilla” per la giornata di sabato. Domenica invece si parlerà di “Resistenza, terra e lavoro in Palestina” e di “Resistenza nelle esperienze italiane”. Oltre ai dibattiti politici ci sarà spazio per la lettura di poesie e per la musica.

ASCOLTA L’INTERVISTA A MASSIMO BETTI:

Alle 18.00 di domenica 28 settembre, infine, a Làbas arriverà Francesca Albanese, relatrice speciale dell’Onu per i diritti umani nei territori palestinesi occupati. Albanese, recentemente finita nel mirino delle amministrazioni statunitense e israeliana, sarà a Bologna per presentare il suo libro “Quando il mondo dorme – Storie, parole e ferite della Palestina” (Rizzoli editore).

ASCOLTA L’INTERVISTA A MADDALENA SCOTTI: