Le dimissioni annunciate di Monti dopo il voto per il ddl stabilità danno avvio ad una campagna elettorale ancora in auge. Elezioni a febbraio e liste chiuse entro la fine dell’anno.
Mario Monti ha deciso di non concludere il suo mandato tecnico. Dopo l’attacco subito da parte del segretario del Pdl Angelino Alfano, il presidente del consiglio ha dichiarato di voler presentare le dimissioni a Napolitano dopo il voto sul ddl stabilità.
Tutto ciò accelera quello che sarà il processo elettorale, dalla campagna alla presentazione delle liste. Niente vacanze di Natale per tutti coloro che si stanno preparando per le politiche, che oramai si svolgeranno con un mese di anticipo, a febbraio.
Ancora poca chiarezza su un’eventuale candidatura dell’attuale premier che non ha completamente allontanato la possibilità di un terzo polo, tanto ambito dai centristi e dai personaggi dell’industria italiana, Montezemolo in pole position.
E dopo le primarie del partito democratico che hanno confermato il segretario Pierluigi Bersani, nel Pdl tutto il processo di elezioni interne per il capolista sembra essere cancellato dall’ennesima scesa in campo di Silvio Berlusconi, matrice della crisi di governo con le sue dichiarazioni su un’eventuale ennesima sua candidatura.
Le dichiarazioni del Cavaliere hanno fatto volare lo spread a quota 350 punti. Il tutto mentre la stampa internazionale si scatena sulle sue dichiarazioni, dandogli una visibilità inaspettata ma tutt’altro che positiva. La prima pagina di Libération, il quotidiano francese, apre con una foto dell’ex premier con un titolo che risveglia paure ancestrali: “Il ritorno della mummia”.