Due serate, venticinque artisti, un palco che porta il nome di Lucio Dalla. Bologna, città che respira musica e poesia, si prepara ad accogliere il 16 e il 26 settembre la Rassegna delle Nuove Poetiche d’Autore, primo atto pubblico delle Targhe Officina Roversi 2025.
Non un premio competitivo, ma un riconoscimento culturale: le Targhe nascono per dare spazio a chi, con canzoni, versi e testi per musica, rinnova il linguaggio fuori dalle logiche del mercato. Come ricorda l’organizzazione, l’intenzione non è quella di incoronare vincitori, ma di scovare autori che sviluppino una poetica autonoma e non sull’onda mainstream.
Martedì 16 e venerdì 26 settembre, sul palco di piazza Lucio Dalla si alterneranno i 25 artisti selezionati dopo una scrematura di 500 opere inviate ad Officina Roversi. La giuria, composta da musicisti, poeti, editori, critici e operatori culturali, ha affidato la presidenza ad artisti e operatori culturali del calibro di Angela Baraldi (nella foto), Alessandro Bergonzoni, Paolo Fresu, Antonio Bagnoli, Roberta Giallo, Pierfrancesco Pacoda e Paolo Talanca. Saranno loro, insieme a un’ampia rete di promotori, ad assegnare le tre Targhe – Canzone, Poesia e Testo per Musica – che verranno celebrate il 29 novembre al Teatro Testoni Ragazzi.
Come sottolineato dal direttore artistico Francesco Guarino nell’intervista in calce al presente articolo, uno spazio verrà riservato a un doveroso omaggio a Stefano Benni, ad opera di Marinella Manicardi. Altre ospiti saranno le stesse Angela Baraldi e Roberta Giallo.
Gli artisti in programma martedì 16 settembre
per la sezione “canzone” – Dimaggio, Gioacchino Costa.
per la sezione “poesia” – Carmen, Cinzia Colazzo, Francesca Eleonora Capizzi, Mariangela Leone, Matteo Fantuzzi.
per la sezione “testi per canzone” – Capolupo, Gloria Galassi, Nino Scaffidi, Pietro Parcellara, Rambò, Verrone.
Un’occasione davvero speciale per scoprire artisti che privilegiano innanzitutto l’espressione non mediata di sé stessi. Se poi arriverà il successo, tanto meglio.
ASCOLTA L’INTERVISTA AL DIRETTORE ARTISTICO FRANCESCO GUARINO: