Negli ultimi anni stiamo  facendo sempre più progressi con la medicina diagnostica, in particolare nella lotta al tumore al seno, la mammografia, tramite la digitalizzazione ha ottenuto un’ importanza ancora maggiore.

L’evoluzione della ricerca

Tutti siamo familiari con il concetto di mammografia, esame di prevenzione senologica, usato anche come screening, consistente nella pressione del seno tra due piastre emittenti radiazioni per permettere di visionare l’interno del seno. Eppure forse non molti di noi sono consapevoli dell’evoluzione che questo esame ha avuto negli anni. Già da qualche tempo infatti, si stanno diffondendo macchine per la mammografia dette “digitali” in quanto non imprimono l’immagine in pellicola, visionabile tramite l’aiuto di un negatoscopio, ma i dati vengono convertiti in un’ immagine digitale dalla più facile visualizzazione. Ma quindi quali sono gli effettivi vantaggi della mammografia digitale, rispetto a quella analogica?

Sembrerebbe siano svariati, i miglioramenti rispetto al passato, ad esempio la natura digitale delle immagini acquisite con questa tecnica, permette di visualizzarle ad alta risoluzione, con una nitidezza maggiore, soprattutto permette di modificare le immagini, aggiustando contrasto, luminosità e zoom per andare ad analizzare più minuziosamente le zone di interesse. Questo rende l’esame meno invasivo e fastidioso in alcuni casi, in quanto in caso di immagine non chiarissima, invece di dover forzatamente ripetere l’esame, è necessario semplicemente effettuare degli aggiustamenti all’immagine digitale per riuscire a rendere utile anche immagini non perfette grazie all’aiuto della tecnologia, rendendo questo esame molto più comodo per le pazienti, in quanto permette l’ottenimento istantaneo del referto senza i canonici 2-3 giorni di attesa, a fronte di una minore quantità di radiazioni necessaria a svolgere l’esame, rendendolo quindi in un certo senso più sicuro. inoltre come esame digitale, è anche integrabile con CAD e tomosintesi, permettendo di distinguere più semplicemente le lesioni anche nei seni densi, dove si verifica la sovrapposizione dei tessuti, permettendo anche di analizzare noduli di grandezza anche inferiore ai 5 mm in confronto a quella analogica, che permette la visualizzazione di noduli solo dal centimetro in su. 

L’importanza della ricerca.

Proprio di fronte ai benefici che ci vengono portati dai nuovi strumenti, è necessario ricordarsi quanto sia importante la ricerca per la prevenzione e la lotta al cancro. Se ad oggi è possibile svolgere un esame con semplicità, in sicurezza e con il minimo fastidio possibile è solo grazie ai ricercatori e ai donatori che permettono la ricerca. Dunque per chi vuole vedere con i propri occhi i passi avanti permessi dalla ricerca effettuando una mammografia digitale a Bologna, segnaliamo la possibilità di rivolgersi al Poliambulatorio Descovich collocato in centro a Bologna in Via del Rondone 1, vicino a porta Lame. Il poliambulatorio, aperto dagli anni ’60 e realtà consolidata nella sanità bolognese, permette di eseguire un gran numero di visite specialistiche, tra cui le radiografie, sia privatamente che in regime di convenzione con il sistema sanitario nazionale.