Lo sciopero generale, articolato in due appuntamenti previsti per il 17 e il 24 novembre, mira a contestare le politiche del governo Meloni su salario e pensioni, giudicate insufficienti nel contesto socio-economico attuale. La protesta di Uil e Cgil, definito dal segretario emiliano-romagnolo della Uil Marcello Borghetti «uno sciopero di merito» si svolgerà nonostante il tentativo del Garante nazionale di limitarne la portata. «È uno sciopero necessario per ottenere risposte su questioni fondamentali come la rivalutazione dei redditi e la riforma fiscale, a cui il governo sembra non aver fornito misure adeguate – ha detto ai nostri microfoni Borghetti – Si tratta di questioni di fondamentale importanza che la popolazione reale avverte e per le quali è essenziale dare risposte concrete».

Sciopero generale, le tensioni col governo: «Attaccano il diritto di sciopero»

A livello nazionale le polemiche nei confronti della mobilitazione sindacale sono animate soprattutto dal ministro dei trasporti Matteo Salvini, che ha minacciato la precettazione. La Commissione di Garanzia nell’applicazione del diritto di sciopero è intervenuta sottolineando che, in caso di scioperi che coinvolgono più settori, deve essere rispettato un intervallo minimo di 10 giorni tra gli scioperi intercategoriali e quelli di ambito minore per preservare la continuità del servizio, definendo lo sciopero del 17 mancante di requisiti. I sindacati considerano questa critica inutile, poiché lo sciopero è di natura generale e non intercategoriale. Cgil e Uil hanno infatti confermato che sciopero del 17, fermi restando i servizi minimi garantiti per legge.

«Il nervosismo del governo lo spieghiamo con il fatto che i lavoratori si stanno rendendo conto dell’incapacità dell’esecutivo di tenere fede alle promesse fatte in campagna elettorale – ha detto Michele Bulgarelli, segretario della Cgil di Bologna – C’è un clima pesante in questo paese, un clima autoritario. Attaccare un diritto costituzionale come il diritto di sciopero segna che il governo sta gettando la maschera: lo ha fatto tramite gli attacchi alle donne, agli attivisti climatici, ai migranti; oggi attacca il sindacato. Noi andremo avanti e non ci faremo intimidire».

La manifestazione, per quanto riguarda Bologna, inizierà alle 9:30 da piazza del Nettuno il 17 novembre, mentre il 24 novembre il concentramento sarà alle 9:00 in piazza XX settembre.

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