Pare si stia consumando uno strappo all’interno della maggioranza che sostiene la Giunta del Comune di Bologna. Il tutto nasce dalla delibera sull’Istituzione Scuola, il nuovo organo che dovrebbe assorbire 300 precari. Merola si è detto pronto a procedere anche senza Sel.

Larghe Intese: l’Istituzione Scuola riunisce tutte le correnti della giunta

L‘Istituzione Scuola, il nuovo organo previsto da Palazzo d’Accursio cui affidare i servizi educativi e scolastici, sta assumendo sempre più i tratti del casus belli. In seguito alla presentazione della delibera che istituisce il nuovo organo, sembra essere scoppiata la tempesta tra la componente democratica e quella vendoliana della maggioranza. La vicenda riguarda l’assunzione di 300 precari nella nuova istituzione, che ha sollevato non poche perplessita tra le fila di Sinistra Ecologia e Libertà.

Alla non unanime ed entusiasta condivisione del progetto, il sindaco Virginio Merola, che delle 300 assunzioni previste ha fatto il suo cavallo di battaglia, ha risposto senza le parafrasi tipiche del linguaggio politico. E’ successo così che, quando Sel “ha chiesto lumi sulla reale capacità occupazionale dell’istituzione, ponendo domande tecniche, su una questione che Merola porta come punto di forza” come afferma Egle Beltrami, coordinatrice Sel Bologna, il sindaco ha ribattuto che eventual resistenze, non possono che rappresentare “puro corporativismo”. “Se Sel ci sta -ha chiosato secco Merola- bene, altrimenti ce ne faremo una ragione.

Si profila così una spaccatura, forse decisiva, tra le due anime della maggioranza. Beltrami non esclude che il sindaco abbia già sondato il terreno per la creazione di un’altra maggioranza. “Se non con noi, se il sindaco ha intenzione di votare questa delibera, probabilmente potrebbe trovare un’altra maggioranza. Ovviamente  questo prevederebbe la creazione di larghe intese, con una maggioranza che 2 anni fa gli elettori non hanno espresso, e per la quale dovrebbe rendere conto ai cittadini.” risponde perentoria Egle Beltrame.

“Noi -conclude Beltrame- siamo cercando di presentare emendamenti e ottenere risposte, ma se queste risposte non arrivano e si decide che si può fare a meno di noi, sarà difficile continuare insieme.”