Un altro venerdì: un altro appuntamento con le nuove uscite discografiche. Questo 7 novembre ci porta in giro per l’Europa all’ascolto di Marco Castello, Claver Gold, White Lies, Rosalía e Venerus.
Quali sono le nuove uscite discografiche del 7 novembre?
All’acqua ghiacciata – Marco Castello
Secondo estratto dall’ultimo album dell’artista siciliano, in arrivo prestissimo, che conterrà una serie di fantasie sovversive sotto forma di canzone. In questo caso ci tuffiamo nelle tribulazioni ghiacciate dell’eroe Tatài, intento ad affrontare, in una notte di luna piena e mare piattissimo, una delle operazioni di svoltanella lotta per la liberazione della mitica isola di Naso. Si immagina poi, a missione compiuta, in una gloriosa mattanza riappropriandosi degli spazi al grido di “meno artisti, più artigiani”.
La chitarra classica e la voce narrante del cantante sono come sempre centrali, ma questa volta accompagnate da midi psichedelici e sintetizzatori. Inoltre la copertina è un’opera dell’artista Beppe Burgio dal titolo “Prima era il buio”.
Melograno – Claver Gold
Questo disco, dopo ben dieci anni dalla sua uscita, è finalmente disponibile su tutte le piattaforme digitali ripagando l’attesa dei fan più accaniti. È un disco che rappresenta benissimo il frutto dell’albero nel titolo: in prima battuta piuttosto arcigno ma che poi, traccia dopo traccia e ascolto dopo ascolto, crea dipendenza.
Insomma, un’occasione per riprendere in mano questa pietra miliare e lasciarsi trasportare nel viaggio attraverso le strumentali eterogenee in grado di spaziare con buonissima agilità da rubicondi beat con spina dorsale boom bap e immediata orecchiabilità, ad altri antitetici suoni, meno guarniti e dalla via melodica assai più tortuosa.
Night Light – White Lies
Ispirato dal programma televisivo degli anni ’70 The Midnight Special, il trio londinese ha adottato un approccio nuovo: perfezionare le canzoni dal vivo prima di registrarle, concentrandosi sulla semplicità e sulla chimica della band.
Registrato ai Church Studios di Londra con il produttore Riley MacIntyre, l’album abbraccia un lato più sperimentale, pur mantenendo la confidenza che li contraddistingue. Tracce come il singolo trainante In The Middle mostrano un’evoluzione con influenze che vanno dal progressive rock al synth-pop e persino alla disco, sottolineando un legame musicale maturato in 17 anni.
Con nove tracce, tra cui Nothing On Me e Keep Up, Night Light riflette un gruppo che “finalmente sa cosa sta facendo”, come afferma il cantante Harry McVeigh.
Lux – Rosalía
Lux è il quarto e attesissimo album in studio di Rosalía, in uscita il 7 novembre, a tre anni di distanza dal disco precedente. L’artista catalana, vincitrice di Grammy e Latin Grammy, torna con un progetto ambizioso, concepito come un arco emotivo sulla trasformazione e la trascendenza.
L’album è stato registrato con la London Symphonic Orchestra diretta da Daníel Bjarnason, suggerendo una sonorità che oscilla tra intimità e grandiosità operistica.
La tracklist, divisa in quattro movimenti, vanta una ricca lista di collaborazioni che riflettono la sua natura sperimentale: dalla regina islandese Björk alla stella portoghese del fado Carminho, fino alla leggenda del flamenco Estrella Morente e al musicista sperimentale Yves Tumor.
Potremmo definirlo un disco pop sperimentale con influenze classiche che parla della connessione della cantante con la spiritualità e della sua crescita personale oltre all’esplorazione del mondo femminile e delle brutalità del romanticismo.
Rosalía, le cui lingue madri sono il catalano e lo spagnolo, canta in altre dodici lingue in Lux : arabo, inglese, francese, tedesco, ebraico, italiano, giapponese, latino, mandarino, portoghese, siciliano e ucraino, che non vengono utilizzate mai per versi singoli e a tutte vengono dedicati momenti più elaborati. L’album include la partecipazione di Björk, Carminho, Estrella Morente, Sílvia Pérez Cruz, Yahritza y su Esencia e Yves Tumor.
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Speriamo – Venerus
A due anni e mezzo dal precedente album, il cantautore torna direttamente da Milano con un lavoro che prende il nome da una parola semplice ma potentissima, un’espressione che incarna un desiderio collettivo di fiducia e speranza, tema centrale del progetto.
L’album è stato presentato da Venerus al termine di una performance site specific che lo ha visto impegnato per quattro giorni consecutivi, dal 29 settembre al 2 ottobre 2025, nello Spazio Serra della Stazione Lancetti di Milano. In quell’occasione l’artista ha scritto e cancellato senza sosta i testi delle tracce di Speriamo sui vetri dello Spazio Serra, visibile dal pubblico giorno e notte, sia dal vivo che in streaming. Al termine della performance, attraverso i suoi canali social, Venerus ha svelato anche la copertina del disco.
Anticipato dai singoli Ti Penso e Impossibile, oltre a Felini con Marco Castello, Speriamo è frutto di un lungo percorso di ricerca e trasformazione. Venerus, con l’aiuto del produttore Filippo Cimatti e dell’artista Andrea Cleopatria (co-autore di parte dei testi e autore del quadro a olio della copertina), firma il suo lavoro più maturo. Questo è un disco dal sapore casereccio, realizzato fra amici legati dalla speranza di un mondo migliore e dalla ricerca di un significato dell’esistenza. Nel corso del viaggio, accanto a Venerus si sono unite voci e mondi diversi, e in Speriamo trovano spazio le collaborazioni con Mahmood, Cosmo, Mace, IZI, Gemitaiz, Side Baby, Jake La Furia, Marco Castello, Altea, amanda lean e not for climbing.
Il disco spinge oltre le gabbie dei generi: Venerus mescola pop e soul, ballate acustiche e jazz con tendenze funk. Insomma, ce n’è per tutti i gusti.
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