Nuovo attacco ai famigliari delle vittime del 2 agosto. Secondo l’esponente di Fli Enzo Raisi il presidente Paolo Bolognesi non ha i titoli per essere iscritto all’associazione. E commette una gaffe. Bolognesi: “Hanno paura che si arrivi ai mandanti”.
Ancora polemiche sul 2 agosto, ancora insulti all’associazione dei famigliari delle vittime e, in particolare, al presidente Paolo Bolognesi. A depistare dal tema della ricerca dei mandanti o da quello dei risarcimenti ai famigliari delle vittime, questa volta, è Enzo Raisi, deputato bolognese di Futuro e Libertà.
Il finiano si è scagliato a testa bassa contro Bolognesi sostenendo che sia un “abusivo” all’interno dell’associazione.
Le ragioni, secondo Raisi, sono da ricercarsi nello statuto stesso dell’associazione, che all’articolo 7 prevede la possibilità di iscrizione solo per i feriti o per i genitori dei feriti nel caso questi fossero minorenni.
Nell’attentato alla stazione fu ferito il figlio di Bolognesi, osserva Raisi, che non è più minorenne da tempo. Allo stesso modo, la suocera di Bolognesi, anch’essa ferita nell’attentato, “morì 3 anni dopo per altri motivi”.
Il parlamentare della destra finiana, però, ha commesso una grossa gaffe. La donna, infatti, si chiamava Vincenzina Sala, aveva 50 anni, e morì sul colpo. Il suo nome figura sulla lapide che ricorda le vittime dell’attentato.
“Hanno paura che ci si stia avvicinando mandanti”, è il commento del presidente Bolognesi, secondo cui Raisi e Fioravanti stanno alzando i toni perché stanno progressivamente venendo meno le piste fantasiose che sostengono da tempo. Ormai storica (e senza fondamenti giudiziari) quella palestinese. New entry la pista del terrorismo rosso che Raisi propone oggi.