Tre giorni di cinema, libri, musica e socialità per dare voce alla cultura lesbica e queer. Torna a Bologna Some Prefer Cake, il festival internazionale di cinema lesbico, giunto alla sua diciassettesima edizione. Dal 19 al 21 settembre 2025 il Nuovo Cinema Nosadella e il Giardino Lorusso si trasformeranno in un palcoscenico di proiezioni, dibattiti e spettacoli, con un programma che intreccia cultura, attivismo e intrattenimento.
«Il nostro è un festival politico e comunitario – commenta ai nostri microfoni Samantha Cavicchi, una delle curatrici del festival – E soprattutto a noi piace creare una situazione che permetta alle persone di rimanere al festival per tutto il tempo».
La nuova edizione di Some Prefer Cake
Il cuore di Some Prefer Cake rimane la programmazione cinematografica, con 28 produzioni indipendenti provenienti da tutto il mondo: storie che raccontano desiderio, resistenza, lotta al razzismo, alla grassofobia e all’abilismo. Otto i lungometraggi in concorso (quattro narrativi e quattro documentari), tredici i corti presentati nelle rassegne Corti a colazione, mentre non mancano sezioni speciali come Lesbian Pleasure, dedicata alla sessualità lesbica.
Accanto al cinema, il festival propone mostre, stand-up comedy, presentazioni di libri, dj set e performance dal vivo. Tra gli ospiti, registə, performer e collettivi che animeranno gli spazi anche fuori dalla sala di proiezione.
Due pranzi saranno dedicati alla letteratura. Sabato 20 settembre verrà presentato Infedeli alla linea di Eva Cabras, con la partecipazione dell’illustratrice Chiara Meloni e dell’attivista Ellis Manici. Domenica 21, invece, spazio a Silvia Pellizzari con L’ultima volta che sono stata lei, accompagnata da Gloria Baldoni e Valentina Pinza. Entrambi gli incontri si terranno nel Giardino Lorusso, in collaborazione con la Libreria delle donne di Bologna, che curerà anche un bookshop.
Il festival si aprirà venerdì 19 con l’inaugurazione della mostra On Photography della fotografa e performer Helena Falabino. L’artista, attraverso la pratica del cake-sitting, invita a riflettere sulla deperibilità dell’opera d’arte e sulla relazione tra chi crea e chi osserva.
Non mancheranno poi i momenti di spettacolo dal vivo: domenica 21 settembre, poco prima della chiusura, la stand-up comedian Antonia Caruso proporrà un set in cui l’ironia si trasforma in strumento di critica alla transfobia, seguita dal concerto dei cori Le Core e Le Chemin des Femmes.
La musica avrà un ruolo centrale con un dj set a chiusura di ogni giornata, curato dalla Collettiva Elettronika, collettivo queer e transfemminista bolognese. Dalle atmosfere industrial e new wave di Trippy Dj, il venerdì, alla selezione di artistə FLINTA del collettivo “Cristo, le femmine!” il sabato, fino al duo Dj Kinda e The drop dj la domenica sera: tre appuntamenti che trasformeranno il festival anche in uno spazio di danza e socialità.
Il legame con Bologna si rafforza anche grazie alla collaborazione con il MAMbo – Museo d’Arte Moderna, che offrirà riduzioni sul biglietto d’ingresso alla mostra Resisting Oblivion. Passione e attivismo negli archivi femministi e queer di Bologna. Domenica 21 sarà inoltre possibile partecipare a una visita guidata gratuita alla mostra, a cura del Centro di Documentazione Flavia Madaschi – Cassero LGBTQIA+ Center e dell’Archivio Luki Massa.
Grande attenzione è riservata all’accessibilità: tutti i film saranno sottotitolati anche in italiano e inglese, comprese le produzioni italiane, per garantire la fruibilità al pubblico sordo. Gli incontri avranno la traduzione simultanea in LIS e tutti gli spazi saranno accessibili alle persone in sedia a rotelle.
Dal 22 settembre al 2 ottobre, inoltre, una selezione dei film sarà disponibile anche online sulla piattaforma indipendente opendbb.it, ampliando così la possibilità di partecipazione anche a chi non potrà essere presente a Bologna.
ASCOLTA L’INTERVISTA A SAMANTHA CAVICCHI: