Gender Bender Festival torna a Bologna dal 30 ottobre all’8 novembre attraverso 12 spettacoli internazionali di danza, 11 film e documentari e altri appuntamenti con linguaggi artistici multidisciplinari. Il tema di quest’anno è “il rischio”, inteso come scelta consapevole di esporsi, cambiare e trasformare. Un invito – come spiega il direttore artistico Mauro Meneghelli – a «immaginare un futuro diverso e costruirlo insieme».

Il rischio al centro della nuova edizione di Gender Bender Festival

Di fatto il programma è ricchissimo: 12 spettacoli internazionali di danza, 11 film e documentari, incontri, laboratori e presentazioni che intrecciano arti performative, cinema, fumetto, letteratura e ricerca sui corpi.§
Il festival si apre con la prima assoluta di Inhabitants della coreografa Luna Cenere (25 e 26 ottobre, Dispositivo di Arti Sperimentali), un laboratorio performativo che indaga la relazione tra corpo e paesaggio. La sezione cinema, ospitata al Cinema Lumière e al Modernissimo, propone opere che affrontano i temi del corpo, del genere e della memoria queer.

Tra le proiezioni più attese si trova “Blue” di Derek Jarman, film-testamento del regista britannico, “The Brink of Dreams” di Ayman El Amir e Nada Riyadh, documentario sui giovani egiziani e il teatro di strada; “L’Eco dei fiori sommersi” di Rosa Maietta, che riscopre storie di donne dimenticate nell’Archivio di Stato di Napoli e molti altri spettacoli.
Grande spazio anche agli incontri pubblici e ai workshop nel nuovo spazio DAS – Dispositivo di Arti Sperimentali. Nella sezione Educazione alle differenze, verrà proiettato il documentario “Educare alle differenze – Dieci anni di rete” di Sara Luraschi e Giulia Selmi

Con la sua 23a edizione, Gender Bender conferma la propria vocazione a essere un osservatorio internazionale sulle trasformazioni del corpo e dell’identità, un luogo di incontro tra arte, pensiero e attivismo. Tra danza, cinema, fumetti e pratiche collettive, il festival trasforma Bologna in un laboratorio di possibilità, dove “rischiare” diventa il primo passo per reinventare sé stessi e il mondo.

ASCOLTA L’INTERVISTA A MAURO MENEGHELLI:

ASCOLTA L’INTERVISTA ALL’ASSESSORE ALLA CULTURA DANIELE DEL POZZO: