Gli Spiritualized sono una indie rock band inglese nata nel 1990 capeggiata da Jason Pierce e i cui restanti membri cambiano da un disco all’altro a rotazione. Oggi andiamo alla loro scoperta o riscoperta attraverso due dischi, “Everything was beautiful” l’ultimo uscito (risalente al 2022) e il loro più famoso “Ladies and gentlemen we are floating in space” (del 1997).
I due album degli Spiritualized
Nel 2022 si andava verso la fine della pandemia e “Everything was beautiful” ne incarna perfettamente lo spirito più positivo del periodo, come la luce in fondo al tunnel che si iniziava ad intravedere dopo la pesante quarantena causata dal COVID-19. I sette pezzi che compongono l’album sono quasi privi di quegli elementi che hanno reso famosi gli Spiritualized, stiamo parlando delle derive space e psichedeliche che invece contraddistinguono l’altro album che tratteremo più avanti. Infatti le sette composizioni si attestano su un rock più “tradizionale” senza però perdere verve e capacità di trascinare l’ascoltatore verso lidi più soleggiati e spensierati. E’ un indie rock quasi consolatorio, come una carezza nel momento del bisogno (“Crazy”, “Always togheter with you”, “I’m coming home again”), una visione molto positiva del potere della musica capace di darti una grande carica (“Best thing you never had”) con l’onnipresente voce e chitarra di Jason Pierce a tenere una sorta di “messa atea” (“The A song”).
Facciamo adesso un viaggio indietro nel tempo fino al 1997 e fino all’uscita di quello che è il disco più famoso e celebrato degli Spiritualized ” Ladies and gentlemen we are floating in space”. Disco frutto dell’incontro di un numero straordinario di musicisti tra chitarre, tastiere, archi, fiati e tanti altri. Un autentico viaggio nello spazio attraverso dodici brani tutti colegati tra loro dove gli Spiritualized si fanno portatori, attraverso la musica, di un messaggio di fratellanza e unità. Intreccio di voci ripetute come un mantra (“Ladies and gentlemen we are floating in space”), cori e le chitarre protagoniste in primo piano (“Come togheter”). L’album continua con esplorazioni psichedeliche (“I think I’m in love”), con la sognante (“All of my thought”) e (“Stay with me”). (“Electricity”) dona una nuova carica di puro rock per poi virare sull’indie (“Home of the brave”). Il viaggio prosegue con la strumentale (“The individual”) spaziale e psichedelica, e la riflessiva (“Broken heart”). Un’epica space rock (“No god only religion”) e (“Cool waves”) che sa già di conclusione prima del lunghissimo, ultimo pezzo “Cop shoot cop”, una perla di 17 minuti di rock psichedelico e degno finale di questo lungo viaggio.
In conclusione, gli Spiritualized sono una band dal progetto particolare che pur ruotando i musicisti disco dopo disco, non rinnega mai la sua natura, i messaggi che porta e la carica di positività che dona dopo l’ascolto.
Se avete voglia di cambiare atmosfere (ed anche genere musicale!) potete leggere un articolo sull’ultimo disco di loscil cliccando qui.






