Prendersi cura del cuore è il primo e importante passo per vivere una vita lunga e in salute. Le malattie cardiovascolari, come infarto e ictus, continuano a essere la principale causa di morte nel mondo, ma una corretta prevenzione può ridurre il rischio di soffrirne. Piccoli cambiamenti nello stile di vita, come seguire un’alimentazione sana, praticare regolarmente attività fisica e monitorare fattori di rischio quali pressione arteriosa e colesterolo, possono fare una grande differenza.

La prevenzione cardiovascolare, però, non è solo una questione di evitare malattie: significa anche migliorare il proprio benessere complessivo, riducendo stress e migliorando la qualità del proprio sonno. Quelle che seguono sono solo alcune delle piccole azioni pratiche che ognuno di noi può compiere nel suo quotidiano:

Alcune buone abitudini per la propria salute cardiovascolare

Stile di vita sano

Il primo passo fondamentale per la salute del cuore consiste nell’adottare uno stile di vita sano. Questo include una dieta equilibrata, un’attività fisica regolare e l’astensione da abitudini nocive come il fumo.
 – Alimentazione: Una dieta ricca di frutta, verdura, cereali integrali, legumi e pesce, e povera di grassi saturi, zuccheri semplici e sale, aiuta a mantenere sotto controllo i livelli di colesterolo, la pressione sanguigna e il peso corporeo. Ridurre il consumo di alcol e preferire cibi freschi e poco processati è altrettanto importante.
 – Attività fisica: Si raccomanda di svolgere almeno 150 minuti di attività aerobica moderata a settimana, come camminare, andare in bicicletta o nuotare. L’esercizio fisico aiuta a mantenere il peso forma, ridurre la pressione sanguigna e migliorare la funzione cardiaca.
 – Smettere di fumare: Il fumo danneggia le arterie e aumenta il rischio di malattie cardiovascolari. Smettere di fumare è una delle misure più efficaci per ridurre il rischio di infarto e ictus.

Controllo dei fattori di rischio cardiovascolari

Oltre a uno stile di vita sano è importante avere sotto controllo:
 – Pressione sanguigna: L’ipertensione è uno dei principali fattori di rischio per le malattie cardiovascolari e quando compare non da alcun sintomo. Una misurazione ad intervalli regolari (anche mensili) della pressione arteriosa può essere una buona abitudine per individuare precocemente eventuali alterazioni e correggerle.
 – Colesterolo e trigliceridi: La misurazione dei livelli di colesterolo totale, LDL (colesterolo cattivo), HDL (colesterolo buono) e trigliceridi è importante per valutare il rischio cardiovascolare. Livelli elevati di colesterolo LDL aumentano il rischio di formazione di placche nelle arterie, mentre l’HDL svolge una funzione protettiva. Un esame lipidico completo permette di intervenire tempestivamente attraverso dieta, attività fisica o farmaci, se necessario.
 – Glicemia: Monitorare i livelli di glicemia a digiuno e l’emoglobina glicata permette di identificare condizioni di prediabete o diabete, entrambi fattori di rischio per le malattie cardiovascolari. Mantenere sotto controllo la glicemia riduce il rischio di danni vascolari a lungo termine.

Visita cardiologica

Superati i 50 anni una visita cardiologica periodica permette di valutare lo stato del sistema cardiovascolare; inoltre, durante la visita, il cardiologo può esaminare sintomi, fattori di rischio e storia clinica del paziente, e può anche fornire indicazioni personalizzate sulla prevenzione cardiovascolare.

Approfondimenti diagnostici

Possono essere richiesti dal cardiologo per avere un quadro più dettagliato della funzione cardiaca:
 – Elettrocardiogramma (ECG): Questo esame è semplice, rapido e indolore, e rappresenta un primo passo per valutare la salute del cuore.
 – Ecocardiogramma color-Doppler: Questo esame ecografico consente di visualizzare le strutture interne del cuore, valutare la funzione delle valvole cardiache e analizzare il flusso sanguigno.
 – Holter ECG: Quando si sospettano aritmie che non emergono durante un ECG a riposo, si utilizza l’Holter ECG. Questo dispositivo registra l’attività elettrica del cuore per 24 o 48 ore, permettendo di rilevare anomalie del ritmo cardiaco che si manifestano in momenti specifici della giornata o durante determinate attività.
 – Test da sforzo: Il test da sforzo valuta la risposta del cuore all’esercizio fisico. Viene eseguito su un tapis roulant o una cyclette, mentre si monitora l’ECG in tempo reale. Questo esame è utile per identificare ischemie silenti o aritmie che si manifestano solo sotto sforzo. È particolarmente indicato per chi ha sintomi sospetti come dolore toracico durante l’attività fisica o per chi pratica sport a livello agonistico.

Doppler vascolare

Il doppler vascolare è un esame utile per valutare il flusso sanguigno nelle principali arterie e vene del corpo. Può essere impiegato per verificare la presenza di placche aterosclerotiche o restringimenti in arterie come le carotidi o quelle degli arti inferiori oppure per monitorare lo stato del sistema venoso. Questo tipo di esame permette di prevenire eventi gravi come ictus o ischemie periferiche.

Gestione dello stress e qualità del sonno

Anche la gestione dello stress e la qualità del sonno giocano un ruolo importante nella prevenzione delle malattie cardiovascolari: lo stress cronico e la mancanza di sonno possono entrambi contribuire all’aumento della pressione sanguigna con tutti gli effetti negativi correlati. Tecniche di rilassamento, meditazione e una corretta igiene del sonno possono aiutare a ridurre questi effetti negativi.

Per impostare una corretta prevenzione cardiovascolare o per avere risposta a qualsiasi domanda in marito alla salute del vostro cuore il consiglio migliore è sempre quello di rivolgervi a un buon cardiologo.

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