Arriva novembre, insieme al weekend e un’altra serata del Bologna Jazz Festival. Questo sabato 1 novembre si esibiranno Tim Berne Capatosta alle 21:30 al Torrione Jazz Club di Ferrara, poi replica il duo Francesco Diodati & Ziv Ravitz alla Fabbrica delle Candele di Forlì, ore 21:15, e conclude alle 22:00 Franco D’Andrea col suo Trio, tornando a Bologna alla Camera Jazz Club. Il 2 novembre, invece, in programma due eventi allo Sghetto Club in cui Tim Berne è protagonista, fra workshop e concerti, in cui la musica jazz rimane il centro assoluto.

Bologna Jazz Festival: il programma dell’1 novembre

Capatosta è un trio che incarna l’essenza del jazz d’avanguardia, portando sul palco una musica intensa, imprevedibile e di grande impatto emotivo. Il leggendario sassofonista americano Tim Berne è noto per il suo stile unico, caratterizzato da linee melodiche complesse, improvvisazioni ardite e un approccio audace alla composizione.
Accompagnato da due musicisti di spicco della scena contemporanea, il chitarrista Gregg Belisle-Chi e il batterista Tom Rainey, Berne crea un dialogo sonoro denso e dinamico, in cui ogni strumento si muove con libertà e precisione. Il trio esplora territori sonori ricchi di tensione e spazi aperti, alternando momenti di grande energia a passaggi più rarefatti e riflessivi. La loro musica sfida le convenzioni, proponendo un’esperienza di ascolto stimolante e avvincente, perfetta per chi ama il jazz innovativo e fuori dagli schemi.

Quello di Francesco Diodati & Ziv Ravitz è un sodalizio nato nei corridoi di Siena Jazz, dettato dalla curiosità di indagare reciprocamente la creatività l’uno dell’altro, e trovare spunti creativi ed espressivi condivisi.
Il chitarrista e il batterista, entrambi docenti dei corsi biennali accademici dell’accademia senese, provengono da esperienze musicali diverse ma entrambi rappresentano punti di riferimento per la scena jazzistica italiana ed europea, non solo dei rispettivi strumenti, ma anche per la peculiare originalità che si evidenzia soprattutto nella costruzione degli organici nei quali essi militano e nelle singole progettualità che gli stessi propongono.
Diodati, tra le altre cose attivo da anni nelle band di Enrico Rava e centro armonico del quintetto Fearless Five, e Ravitz, ecclettico batterista anch’esso associato principalmente ad un altro grande trombettista come Avishai Cohen, insieme formano una sinergica intersecazione sonora fondata su una comune e solida idea ritmica, sulla quale il duo srotola progressivamente costruzioni armoniche e melodiche che alternano momenti di vigorosa intensità ad oniriche fasi introspettive.

Franco D’Andrea al pianoforte, Gabriele Evangelista al contrabbasso e Roberto Gatto alla batteria sono tre dei massimi esponenti del jazz nazionale e delle rispettive generazioni. L’idea alla base dell’incontro fra loro è quella di portare nella formula del trio le invenzioni ritmico-intervallari e la libertà tipiche della musica di D’Andrea, attraverso un repertorio poco frequentato da questo tipo di formazione. Un processo creativo generato dal reciproco ascolto che, recuperando il blues feeling delle origini del jazz, si proietta in una musica libera, gioiosa, ed estremamente comunicativa. La musica di Franco D’Andrea abbraccia tutta la storia e le sfaccettature del jazz, con uno speciale interesse nell’esplorazione delle origini poliritmiche africane. I suoi dischi più recenti sono stati pubblicati dalla Parco della Musica Records, l’etichetta discografica della Fondazione Musica per Roma, incluso quest’ultimo dal titlolo Something Bluesy and More.

Bologna Jazz Festival: il programma del 2 novembre

Dalle ore 15:00 alle 18:00 il leggendario sassofonista statunitense Tim Berne, dirige un workshop di musica jazz aperto a tutti i musicisti. Il contributo all’ingresso è di 15€ oppure 10€ con la Bologna Jazz Card, per gli under 26 e per gli Studenti Conservatorio e Liceo Musicale di Bologna. La partecipazione al workshop dà diritto all’ingresso gratuito al concerto serale del trio Tim Berne Capatosta.

Capatosta è un trio che incarna l’essenza del jazz d’avanguardia, portando sul palco una musica intensa, imprevedibile e di grande impatto emotivo. Tim Berne è noto per il suo stile unico, caratterizzato da linee melodiche complesse, improvvisazioni ardite e un approccio audace alla composizione.
Suona alle 21:30 accompagnato da due musicisti di spicco della scena contemporanea: il chitarrista Gregg Belisle-Chi e il batterista Tom Rainey. Creano così un dialogo sonoro denso e dinamico, in cui ogni strumento si muove con libertà e precisione. Il trio esplora territori sonori ricchi di tensione e spazi aperti, alternando momenti di grande energia a passaggi più rarefatti e riflessivi. La loro musica sfida le convenzioni, proponendo un’esperienza di ascolto stimolante e avvincente, perfetta per chi ama il jazz innovativo e fuori dagli schemi.