Anche Bologna partecipa al No Meloni Day, lo sciopero studentesco di questo 14 novembre. Studenti medi e universitari si sono dati appuntamento alle 10 in piazza Verdi per poi partire in corteo verso i viali di cinconvallazione. Qui hanno imboccato via San Donato, che porta alla fiera di Bologna dove da tre giorni è in corso l’Assemblea nazionale di Anci. L’obiettivo era raggiungere l’assise per contestare, in particolare, quelli che vengono definiti “i ministri della guerra”.

No Meloni Day, lo sciopero studentesco a Bologna

Insieme agli slogan e ai discorsi gridati al megafono, dedicati alla Palestina e contro il governo, sono i muri della zona universitaria che raccontano le ragioni della protesta: solidarietà al popolo palestinese, contrarietà alla guerra e alle spese militari, contestazione ai vertici dell’Ateneo, opposizione al Governo Meloni e in particolare ai ministri Antonio Tajani e Matteo Piantedosi.

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Ad attendere i circa mille manifestanti sul ponte di San Donato, però, c’era un nutrito schieramento di agenti in tenuta antisommossa a sbarrare la strada. Gli studenti hanno intonato cori per chiedere di passare e sono entrati in contatto con le forze dell’ordine, che però li hanno respinti con gli scudi, senza una vera e propria carica. A partecipare alla manifestazione bolognese sono i collettivi universitari, tra cui le stesse sigle da Osa ai Giovani Palestinesi, che hanno animato il movimento “Blocchiamo tutto”.

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