Sabato 22 novembre (dalle 16.00 alle 17.30) Afternoon Tunes avrà in collegamento telefonico Krano, autore della colonna sonora de “Le città di pianura” film del regista Francesco Sossai. Una pellicola acclamatissima sia dalla critica che dal pubblico, grazie anche al lavoro musicale che accompagna i protagonisti. Stay Tuned!

Dopo ‘Requiescat In Plavem e ‘Lentius Profundius Suavius’, Krano torna con una nuova, sorprendente deviazione nel suo percorso musicale: un kolossal doppio album, la sua prima colonna sonora originale, scritta per il film ‘Le Città di Pianura’ diretto da Francesco Sossai e presentato al Festival di Cannes (Un Certain Regard). Un viaggio scanzonato e malinconico attraverso la campagna veneta, dove memoria e irriverenza viaggiano fianco a fianco, un road-movie ambientato in un territorio in piena trasformazione, con protagonisti Filippo Scotti (protagonista di ‘È stata la mano di Dio’, film di Paolo Sorrentino), Sergio Romano, Pierpaolo Capovilla (de Il Teatro Degli Orrori), Andrea Pennacchi e Roberto Citran.

La colonna sonora di Krano prosegue il suo percorso unico: un outsider totale e al tempo stesso una figura di riferimento dell’underground europeo. Una musica che intreccia la desolazione del Piave e le nebbie della laguna con quel folk psichedelico, sospeso e allucinato, che da sempre caratterizza il cantautore veneto. Un incontro perfetto per la visione cinematografica di Sossai, toccante e spensierata, la musica di Krano racconta il “Veneto profondo” cantando in dialetto ma con con un suono che richiama la grande tradizione del folk americano degli anni ‘70, brani che oscillano tra la scioltezza di Nashville, il gotico italiano e ballate stregate.

La musica di Krano corre libera, oltre ogni confine, una distillazione di sogni infranti in bianco e nero, dove having the blues non è solo uno stato d’animo ma qualcosa di cui non ti puoi liberare, il cammino di un viandante solitario al fianco di spiriti affini come Bill Fay, Robbie Basho, Skip Spence, Dave Bixby, destinato – inevitabilmente – a bruciare per l’eternità.

Nel 2016 il suo album ritrovato “Requiescat In Plavem”, piccolo capolavoro country-psichedelico, un canzoniere veneziano per il Piave avvolto di mistero e meraviglia, aveva portato Krano all’attenzione della stampa internazionale, con articoli su NPR, passaggi su BBC6 e le migliori riviste italiane. Nel 2022, Lentius Profundius Suavius, un’incredibile raccolta di brani su perdita, solitudine, morte e oscurità (Profundius) ma anche dolcezza, devozione e amicizia (Suavius) aveva proseguito la narrazione sospesa tra twang riverberato, Americana elettrica e cosmica, honky-tonk mistico, noir gotico e rock’n’roll spirituale distorto.

Con la colonna sonora di Le Città di Pianura Krano aggiunge un nuovo strato al suo compendio di loner folk, un’aura spettrale e struggente che accompagna i tre protagonisti, Doriano, Carlo Bianchi e Giulio, lungo una linea sottile, in equilibrio tra beatitudine e abisso.

No rock ‘n’ roll record has felt this mysterious and free-spirited in years. R.I.P. channels Jorge Ben’s late-night, alcohol-soaked vibes (heard on 1970’s Fôrça Bruta) and the rambling country-blues of Bob Dylan’s Nashville Skyline.NPR
Damn if there isn’t some mystical appeal at work in these songs.” – Aquarium Drunkard