L’ultimo weekend del Bologna Jazz Festival si divide nelle giornate di sabato 15 e domenica 16 novembre. Il programma di sabato ci propone una tripletta di concerti a partire da “Plays the music of Mulatu Astatke” di G.E.A. feat. Fabrizio Puglisi alla Fabbrica delle Candele a Forlì, poi la replica di Aaron Parks Quartet al Torrione Jazz Club di Ferrara per poi spostarsi nel capoluogo emiliano con Samuel Blaser trio, al Camera Jazz & Music Club. Domenica suonano i Doctor Dixie Jazz Band con il concerto “So Long Teo” alla Cantina Doctor Dixie.
Bologna Jazz Festival: il programma di sabato 15 novembre
G.E.A. propone un omaggio alla radice musicale e culturale africana, che più di ogni altra ha ispirato il vasto universo del jazz, che in questo caso passa attraverso la reinterpretazione delle composizioni del vibrafonista etiope Mulatu Astatke, dal quale la band trae la propria ispirazione creativa. Lo strumento interpretativo principale delle composizioni è naturalmente quello dell’improvvisazione, attraverso il quale, nella circolarità geometrica dei parametri musicali, si manifestano gradualmente i significati archetipici degli elementi simbolici di Terra (Gea) e Luna (Artemide). G.E.A. darà vita a un concerto capace di restituire con decisione quel senso di sottile spaesamento che l’ethio-jazz non di rado induce nell’ascoltatore occidentale, declinandolo in chiave più vicina al nostro tempo e comprensione. G.E.A. Il gruppo è composto dal sassofonista Cosimo Fiaschi, il contrabbassista Stefano Zambon e il batterista Pierluigi Foschi, tre giovani musicisti formatisi artisticamente presso l’accademia di Siena Jazz, per l’occasione affiancati da Fabrizio Puglisi, uno dei massimi specialisti in Italia del genere.
L’Aaron Parks Quartet riunisce quattro musicisti di altissimo livello per offrire un concerto intenso e raffinato, capace di coniugare eleganza melodica, profondità emotiva e grande maestria improvvisativa. Al centro del quartetto c’è il pianista Aaron Parks (a lungo nei gruppi di Terence Blanchard, Kurt Rosenwinkel e Joshua Redman) un vero protagonista del jazz moderno apprezzato per il suo sofisticato lirismo e per una tecnica impeccabile. Accanto a lui, il sassofonista tenore Dayna Stephens dal suono caldo e avvolgente, ricco di sfumature con una narrativa musicale mai scontata. La sezione ritmica è affidata al contrabbassista Ben Street, figura di riferimento nella musica jazz mondiale, e alla batterista danese Cornelia Nilsson, astro nascente del jazz drumming europeo. Il repertorio del quartetto alterna composizioni originali a rivisitazioni di standard, il tutto forte di un navigato interplay e di una profonda conoscenza del linguaggio jazzistico.
Il trombonista svizzero Samuel Blaser, noto per la sua capacità di coniugare tecnica impeccabile e sensibilità espressiva in un linguaggio musicale innovativo e profondamente personale. Il suo trio rappresenta una delle formazioni più originali e sperimentali del jazz europeo dei nostri giorni. Blaser è un musicista che esplora costantemente nuove frontiere sonore, combinando elementi di jazz moderno, improvvisazione libera e influenze della musica contemporanea. Accanto a lui, il chitarrista Marc Ducret è un partner ideale, riconosciuto per il suo stile distintivo che mescola tecniche estese, improvvisazione audace e una grande varietà di colori timbrici. Ducret costruisce dialoghi complessi e stimolanti con Blaser, creando paesaggi sonori che si sviluppano in modo imprevedibile ma sempre coerente. Alla batteria, Peter Brunn sostiene e alimenta la creatività del gruppo con un approccio ritmico fluido e dinamico, capace di passare con disinvoltura da groove ostinati a momenti più astratti e sperimentali.
Bologna Jazz Festival: il programma di domenica 16 novembre
Il concerto dei Doctor Dixie Jazz Band, “So Long Teo” è dedicato a Teo Ciavarella, figura amatissima della scena jazz italiana e internazionale. La storica formazione bolognese, simbolo di un jazz dal forte legame con la tradizione ma sempre aperto alla vitalità del presente, rende tributo al musicista attraverso un repertorio che intreccia ricordi, emozioni e sonorità classiche del jazz. La band è composta da Checco Coniglio al trombone, Luca Soddu, Andrea Scorzoni e Andrea Zucchi ai sax, Guido Guidoboni alla tromba, Luca Matteuzzi al pianoforte, Stefano Donvito al basso e Umberto Genovese alla batteria. Le voci di Angela Sette e Valentina Mattarozzi completano l’ensemble, aggiungendo colore e intensità interpretativa alla performance.
Con “So Long Teo”, la Doctor Dixie Jazz Band celebra non solo il talento e l’eredità artistica di Teo Ciavarella, ma anche lo spirito comunitario e l’amore per il jazz che da sempre animano la Cantina Doctor Dixie, luogo storico della musica a Bologna. Un appuntamento che unisce memoria, gratitudine e passione per la grande musica dal vivo.







