La dignità non è un concetto astratto: è qualcosa che si vede, si tocca, si respira. A volte la dignità viene tolta proprio all’interno delle carceri, cioé nei luoghi che in teoria dovrebbero essere sinonimi di rieducazione e reinserimento. Ma nei letti ammassati, nelle celle asfissianti, nelle ore d’aria ridotte all’essenziale, nell’assenza di cure, la dignità manca.
Eppure la dignità è un diritto, non un premio. E dovrebbe essere garantita anche a chi ha sbagliato. Da questa consapevolezza parte la terza edizione del Festival dei Diritti Umani – “Sulla tua pelle, sulla nostra pelle”, che quest’anno sceglie di dedicare due giornate intere – 29 e 30 novembre – al tema dei diritti nelle carceri. Non un argomento lontano o di nicchia: il modo in cui trattiamo chi sta dentro racconta molto di chi sta fuori.
Il festival, organizzato da Geopolis insieme a Paideia, si terrà al Centro Sociale della Pace, in via del Pratello 53. Attraverso un ciclo di incontri vuole guardare alle condizioni di vita negli istituti penitenziari, alle lotte nate all’interno delle carceri, interrogandosi sul senso che può avere la detenzione quando i diritti umani vengano violati. Domandandosi: in che modo un contesto siffatto può rieducare e creare i presupposti per il reinserimento nella società? Che senso ha una detenzione che indulge alla parte punitiva, su persone che già sono state private della libertà? Ha veramente un senso per la nostra società?
Il programma degli incontri del Festival
sabato 29 novembre
dalle 17.00 alle 19.30 – I volti nelle carceri – Apertura con gli interventi istituzionali di Maurizio Fabbri (Assemblea legislativa ER) e Rita Monticelli (Comune di Bologna). A seguire, un confronto che unisce giornalisti, attivisti e studiosi: Sara Giudice, autrice di Polveriera Tunisia, Rita Bernardini, Presidente di Nessuno tocchi Caino, Rossana Ruggiero, associazione Retrosguardi, Isabelle Mansuy, Antigone Emilia-Romagna. Modera Eleana Elefante.
dalle 20.00 alle 21.30 – proiezione della docu-inchiesta “Il mare dentro: viaggio nelle carceri minorili”. Si tratta di un viaggio nelle carceri minorili di Bari, Roma e Milano. A seguire il dibattito, che vedrà alternarsi Nello Trocchia (inviato del quotidiano Domani a autore del libro “Invincibili”) e Alessia Petrone di Libera Bologna. Modera l’incontro Raul Tiani di Paideia.
domenica 30 novembre
dallre 17.00 alle 19.00 – Art. 27 Costituzione e risocializzaione. Quale carcere?
Introdurrà Maria Chiara Turchi, di Pandora Rivista. Interverranno sul tema il Senatore Filippo Sensi, la Direttrice della Casa Circondariale di Bologna Rosa Alba Casella, la Consigliera Comunale Antonella Di Pietro. Poi Lorenzo Roccaro, direttore Istituto Penale per i Minorenni “Pietro Siciliani” di Bologna, e Rita Monticelli, Delegata Diritti umani, dialogo interreligioso e interculturale del Comune di Bologna. Il tutto moderato da Bruno Monorchio di Geopolis.
dalle 19.30 alle 21.00
Carcere e associazioni: un ponte tra il dentro e il fuori – dopo l’introduzione a cura di Sara Nizza di Giovani Reporter, interverranno sul tema Maria Caterina Bombarda (presidente AVOC), Ettore Grenci (Ordine degli Avvocati), Chiara Rizzo (fondatrice Associazione Chiusi Fuori), Antonio Ianniello (garante comunale) e Ferruccio Cimino (Associazione Extrema Ratio). Moderatrice dell’incontro sarà Fiorella Tagliatori di Paideia.
EXTRA-EVENTI in contemporanea ai panel nelle due giornate del 29 e 30 novembre
Mostra fotografica “I volti della povertà in carcere”
di cui all’omonimo volume, con fotografie di Matteo Pernaselci e testi di Rossana Ruggiero: uno sguardo sulle marginalità che popolano le celle.
Installazione “LA PORTA, come aveva fatto a non morire il primo giorno”
Omaggio al vignettista Dalmaviva, a cura del gruppo teatro del Centro Sociale della Pace: un’opera che invita a chiedersi cosa significhi davvero varcare la soglia di una cella. Progetto collettivo di “Spazi coatti”.
L’evento è accreditato dall’Ordine degli Avvocati (1 credito formativo per giornata).
Media partner: Radio Città Fujiko.






