L’ultima serata di ottobre del Bologna Jazz Festival è ricca di eventi: venerdì 31 ottobre inizia alle 21:00 nella Sala Bossi del Conservatorio G.B. Martini dove assistiamo al concerto della Martini Big Band diretta da Michele Corcella; alle 21:15 ci spostiamo in Romagna al Naima Club per Peter Erskine & Dr. UM Band insieme a Mike Mainieri; in seguito torniamo a Bologna, al Camera Jazz & Music Club, dove suonano Kirk MacDonald & Piero Odorici Quintet alle 22:00; poi Francesco Diodati & Ziv Ravitz alla Cantina Bentivoglio alla stessa ora; infine Sir Waldo Weathers & Henry Carpaneto Organ Trio alle 23:00 ospitati dallo Sghetto Club.
Bologna Jazz Festival: il programma del 31 ottobre
Dopo l’esecuzione integrale del celeberrimo album “Sketches of Spain” (nel 2023, con Alessandro Presti nel ruolo che fu di Miles Davis) e il tributo a Gato Barbieri con ospite Javier Girotto (2024), solo per citare le ultime edizioni, quest’anno la Martini Big Band omaggia una figura fondamentale della musica popolare come Joni Mitchell con Maria Pia De Vito come voce solista. Maria Pia De Vito, una delle voci più rappresentative del jazz italiano, in passato ha già affrontato i masterpiece della cantautrice canadese, alla quale ha dedicato l’album “So Right”. Michele Corcella ha arrangiato alcune delle pagine più significative della vasta produzione della Mitchell, spaziando dalle composizioni maggiormente influenzate dal jazz, come “The Dry Cleaner from Des Moines” o “Be Cool”, a quelle dal sapore folk come “All I Want” o “Help Me”, fino alle immortali ballads quali “Both Sides Now” e l’immancabile “A Case of You” che dà anche il titolo al concerto.
Il concerto è organizzato in collaborazione con il Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna, Ministero della Cultura, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
I Peter Erskine & Dr. UM Band sono cinque artisti dalla carriera leggendaria, maestri assoluti del loro strumento si incontrano per dare vita a un viaggio musicale che toccherà, oltre a Bologna, i più suggestivi teatri italiani ed europei. Icona della batteria jazz e fusion, Peter Erskine ha scritto pagine di storia della musica. Nato nel New Jersey, ha iniziato a suonare la batteria a quattro anni; a diciotto ha già intrapreso la carriera professionale con la Stan Kenton Orchestra, ma è con i Weather Report che il mito ha davvero inizio: insieme a Jaco Pastorius e Joe Zawinul è diventato un membro chiave nell’epoca d’oro della “Fusion Band” per eccellenza, registrando cinque dischi, tra cui il celebre live “8.30”, che ha vinto un Grammy Award.
Per l’occasione, la band suona con il leggendario compositore, produttore e vibrafonista Mike Mainieri, fondatore degli Steps Ahead, un gruppo che ha ridefinito la fusione tra jazz, rock ed elettronica. Nella sua carriera ha collaborato con artisti del calibro di Paul Simon, Joni Mitchell, Dire Straits e David Bowie. Il suo stile, caratterizzato da un lirismo inconfondibile e da un’incredibile sensibilità armonica, è uno degli elementi chiave di questo progetto.
Kirk MacDonald, sassofonista tra le voci più significative del jazz canadese, vanta una carriera di oltre trent’anni, durante i quali ha collaborathttps://www.untubo.com/eventi/jazz-night-francesco-diodati-ziv-ravitz/o e inciso con alcuni tra i più grandi musicisti della scena jazz internazionale. Tra questi figurano Kenny Wheeler, Eddie Henderson, Tom Harrell, Adam Nussbaum, Kurt Elling, Dick Oatts, Seamus Blake, Pat LaBarbera, Jack DeJohnette, Mike Stern, Jim McNeely, Bob Mintzer, Vince Mendoza, Chris Potter, Maria Schneider, Dave Grusin, Danilo Perez e molti altri, oltre a icone come James Moody e Rosemary Clooney. Il suo percorso artistico, ricco di progetti e riconoscimenti, lo colloca tra i protagonisti della scena jazz contemporanea. Suona domani sera in compagnia di Piero Odorici (sax tenore), Emiliano Pintori (pianoforte), Paolo Benedettini (contrabbasso) e Adam Pache (batteria), che vanno a completare il quintetto.
Quello di Francesco Diodati & Ziv Ravitz è un sodalizio nato nei corridoi di Siena Jazz, dettato dalla curiosità di indagare reciprocamente la creatività l’uno dell’altro, e trovare spunti creativi ed espressivi condivisi.
Il chitarrista e il batterista, entrambi docenti dei corsi biennali accademici dell’accademia senese, provengono da esperienze musicali diverse ma entrambi rappresentano punti di riferimento per la scena jazzistica italiana ed europea, non solo dei rispettivi strumenti, ma anche per la peculiare originalità che si evidenzia soprattutto nella costruzione degli organici nei quali essi militano e nelle singole progettualità che gli stessi propongono.
Diodati, tra le altre cose attivo da anni nelle band di Enrico Rava e centro armonico del quintetto Fearless Five, e Ravitz, ecclettico batterista anch’esso associato principalmente ad un altro grande trombettista come Avishai Cohen, insieme formano una sinergica intersecazione sonora fondata su una comune e solida idea ritmica, sulla quale il duo srotola progressivamente costruzioni armoniche e melodiche che alternano momenti di vigorosa intensità ad oniriche fasi introspettive.
Sir Waldo Weathers & Henry Carpaneto Organ Trio chiudono definitivamente il mese di ottobre nella tarda serata. Sir Waldo Weathers è una vera leggenda vivente del Funk, Soul e Blues. Per oltre 15 anni, Weathers è stato un pilastro della leggendaria James Brown Band, un periodo che ha profondamente segnato il suo stile e la sua presenza scenica inconfondibile. La sua carriera è una testimonianza di versatilità e talento, costellata di collaborazioni con giganti della musica. Quest’ultima sua entusiasmante collaborazione lo vede al fianco di Henry Carpaneto Organ Trio. Henry Carpaneto, nominato “Best European Blues Piano Player”, è unanimemente riconosciuto come una figura di spicco nel panorama Blues e Soul europeo, è infatti uno dei pianisti blues più interessanti a livello nazionale ed internazionale. Ha partecipato ai più importanti festival in Europa e negli USA, tra cui il New Orleans Jazz & Heritage Festival e il Blues Memphis Awards, oltre ad avere all’attivo moltissime collaborazioni con musicisti del calibro di Fabio Treves, Paolo Bonfanti, Umberto Porcaro, Otis Grand, Jerry Portnoy (armonicista di Muddy Waters ed Eric Clapton), Bryan Lee, Lucky Peterson, Tony Coleman (batterista di B.B. King), Deitra Farr, Keith Dunn, Sonny Rhodes, Waldo Weathers (sassofonista di James Brown) e tanti altri.







