L’idea era stata lanciata con un appello sia il 25 aprile che due settimane fa e, dopo un successo di adesioni, ora c’è la data. Si terrà infatti il prossimo 15 giugno la marcia “Save Gaza – Fermate il governo di Israele”, promossa da Monte Sole. E proprio qui, tra Marzabotto e la stessa Monte Sole, quante e quanti si oppongono allo sterminio che sta avvenendo in Medio Oriente marceranno per chiedere alla comunità internazionale di intervenire.
“Save Gaza”, la marcia da Marzabotto a Monte Sole
Fin dall’appello, gli obiettivi della marcia appaiono chiari. Si chiede di porre fine a ogni tipo di violenza a Gaza e in tutta la Palestina, ottenere l’immediato cessate il fuoco e la liberazione di ostaggi e prigionieri. Ma si chiede anche di garantire assistenza ai civili palestinesi, deprivati di mezzi di sostentamento dall’esercito israeliano che blocca ai valichi gli aiuti umanitari e, più in generale, di fermare il piano di deportazione da Gaza del popolo palestinese.
Per raggiungere questi obiettivi, gli organizzatori della marcia “Save Gaza – Fermate il governo di Israele” chiedono all’Italia, all’Europa e alla comunità internazionale di sospendere l’accordo di associazione con Israele e la cooperazione militare, di ripristinare il sostegno all’Unrwa, di riconoscere lo Stato di Palestina e di convocare una conferenza di pace sotto l’egida dell’Onu.
Una di queste richieste, in particolare quella che chiede il blocco della partership commerciale con Israele, pare essere stata recepita dalla Gran Bretagna di Keir Starmer, mentre l’Ue si muove nella medesima direzione, ma ha incontrato sulla propria strada il diniego di Germania e Italia.
Proprio la maggioranza che sostiene il governo italiano ha bocciato la mozione congiunta per Gaza presentata dalle opposizioni e ha approvato un testo della maggioranza assai più blando, che non mette in discussione gli affari italiani con Israele.
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