Un altra settimana per il Bologna Jazz Festival parte lunedì 27 ottobre con la proiezione del film di Jonny Costantino “Just Play and Never Stop. Un viaggio spericolato nel jazz”, alle 21:00 al Torrione Jazz Club di Ferrara. La programmazione di martedì 28 ottobre, invece, prevede un unico evento all’Unipol Auditorium dove si esibiscono alle 21:15 Mary Halvorson Amaryllis Sextet.

Bologna Jazz Festival: il programma del 27 ottobre

Jonny Costantino è cineasta e scrittore. Si laurea nel 2000 in Giurisprudenza con una tesi in Criminologia dal titolo “Il grande criminale tra criminologia e cinema” e subito dopo avvia una collaborazione biennale con il grande regista Vittorio De Seta. Nel 2005 fonda con Fabio Badolato la casa di produzione BaCo Productions e nel 2019, con Rita Deiola, Salamander Giant, entrambe realtà ancora attive. Vive a Bologna ma lavora come direttore artistico di Ultracinema Art Festival e insegna Regia alla Blow-up Academy di Ferrara, dove è anche vicedirettore artistico.

Per la realizzazione del lungometraggio, il cineasta e scrittore Jonny Costantino s’è immerso nelle ultime due edizioni del Torino Jazz Festival (2023 e 2024) distillandone un’avventura non solo musicale ma anche intellettuale, sensoriale, politica. Il corpo e il suono, il filo rosso tra swing e free, le tendenze del miglior jazz contemporaneo, la resistenza e la propulsione, la fusione tra vita e arte, la tradizione vissuta come trampolino verso il futuro: sono alcuni dei fuochi che divampano nel suo lavoro, tra concerti e sound-check, intimità e imprevisti, in un’indagine a tratti visionaria. Roscoe Mitchell, Mats Gustafsson, Hamid Drake, John Zorn: solo uno dei poker d’assi che abitano un’opera che palpita compenetrandosi con l’arte esplorata.

Bologna Jazz Festival: il programma del 28 ottobre

Mary Halvorson è una compositrice e chitarrista jazz d’avanguardia americana di Brookline. Tra le sue numerose collaborazioni, ha diretto un trio con John Hébert e Ches Smith, e un quintetto con l’aggiunta di Jon Irabagon e Jonathan Finlayson; ha registrato un album in duo con la violista Jessica Pavone e ha registrato diversi album con la band Thumbscrew insieme al bassista Michael Formanek e al batterista Tomas Fujiwara. Nel 2017, 2018 e 2019 Halvorson ha vinto il premio come miglior chitarrista nell’International Critics Poll di DownBeat. Nel 2019, le è stata assegnata la borsa di studio MacArthur “Genius” per la musica.

Sebbene Halvorson sia spesso classificata come chitarrista jazz, la sua musica include elementi di molti altri generi, come flamenco, rock, noise e psichedelia. Parlando con PostGenre, Halvorson ha osservato di non aver mai sentito di doversi attenere a uno stile o a un’idea particolare, rispettando le tradizione ma anche infrangendole con un approccio più naturale. In un’intervista del 2018 con Jazz Times, Halvorson ha descritto la chitarra come un “contenitore neutro”, affermando: «La cosa bella della chitarra è che non è associata tanto a un genere particolare… potrebbe essere classica, potrebbe essere rock and roll, potrebbe essere jazz, potrebbe essere folk».

Nel 2012, Troy Collins di All About Jazz ha definito Halvorson “la chitarrista più impressionante della sua generazione” e ha scritto: “Il futuro della chitarra jazz inizia qui”. Jon Garelick di The Phoenix ha identificato la ricerca di Halvorson di un proprio sound come una componente chiave del suo successo come musicista e compositrice. Nel 2022 entra nella scuderia della Nonesuch, con la quale pubblica Amaryllis: l’album si impone tra i migliori dischi dell’anno e così le sue riedizioni Cloudward (2024) e il nuovo About Ghosts (2025).
Sul palco si fa affiancare da Adam O’Farrill alla tromba, Jacob Garchik al trombone, Patricia Brennan al vibrafono, Nick Dunston al basso e Tomas Fujiwara alla batteria.