Anche la 14a edizione deMercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti FIVI (Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti) è giunta al termine, dopo tre giorni ricchi di festa a BolognaFiere, il mercato si conferma ancora il principale evento annuale dei vignaioli italiani. Si fortifica sempre più il rapporto con la città, dove il Mercato è ormai un appuntamento atteso, grazie anche agli eventi “Fuori Mercato”.

I protagonisti principali però quest’anno sono i numeri da paura; superati i 28.000 visitatori della scorsa edizione.  Dal 15 al 17 novembre l’affluenza è stata costante e significativa, anche nella giornata di lunedì, più spiccatamente rivolta agli operatori professionali (ristoratori, enotecari, trader esteri, etc.).

Protagonisti del Mercato, 1.000 vignaioli e vignaiole FIVI, che hanno animato i padiglioni 29 e 30 raccontando, offrendo all’assaggio e vendendo ai wine lover oltre 8.000 vini artigianali, di qualità e di territorio. Protagonisti anche i vignaioli europei delle associazioni nazionali bulgara, ceca e slovena appartenenti a CEVI – Confédération Européenne des Vignerons Indépendants. Accanto alle cantine italiane, provenienti da tutte le regioni, l’area espositiva e di degustazione del Mercato ha potuto vantare la presenza dei Senza contare gli oli di 28 aziende associate alla FIOI (Federazione Italiana Olivicoltori Indipendenti).

Inoltre sono stati messi a disposizione del pubblico 1.500 i carrelli e i trolley  per portare fino al parcheggio le bottiglie comprate; e nei padiglioni era attivo anche un pratico servizio di spedizioni a domicilio.


«C’era il sole sui volti delle Vignaiole e dei Vignaioli, degli olivicoltori, delle migliaia di persone che in questi giorni si sono incontrate al Mercato dei Vini – sottolinea Rita Babini, Vignaiola e Presidente di FIVI –. La magia si è avverata anche quest’anno: ancora una volta, sono stati tre giorni di festa che fanno guardare al futuro con ottimismo e speranza».

«Il successo di questa edizione del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti conferma ancora una volta la forza del modello FIVI e la capacità di BolognaFiere di valorizzarne l’identità –commenta Gianpiero Calzolari, Presidente di BolognaFiere –. La crescita dei visitatori, la qualità del pubblico e il legame sempre più saldo con la città ci dicono che questo appuntamento è diventato molto importante per il territorio e per l’intero settore. L’energia dei vignaioli, la loro storia e la loro visione arrivano dritte al cuore dei consumatori e generano una community autentica, fatta di passione e competenza. Abbiamo fatto bene a investire in un evento che guarda avanti e che, anno dopo anno, rafforza il ruolo di Bologna come capitale della cultura enologica e dell’enoturismo in Italia».

Fiore all’occhiello di questa edizione anche le masterclass, contributo fondamentale per il successo della manifestazione, realizzate in collaborazione con ALMA – La scuola internazionale di cucina italiana, con FIOI e con PAU – Panificatori Agricoli Urbani. I quattro appuntamenti promossi da FIVI hanno avuto come filo conduttore il tema Vino, vigne, Vignaioli: una storia di famiglia e hanno approfondito diverse punte di diamante dell’enologia italiana: dal Moscato di Canelli al Cirò, dal Teroldego rotaliano ai vitigni come il Grechetto, la Malvasia Puntinata, il Bombino e il Montepulciano, che affondano le proprie radici nei terreni vulcanici laziali.

Molto gettonato anche lo stand della Regione Emilia-Romagna, gestito dalla Direzione Agricoltura, che ha proposto un ciclo di degustazioni guidate dalla chef Carla Brigliadori per promuovere i prodotti DOP e IGP regionali in abbinamento con i vini del territorio, presentati dai vignaioli delle delegazioni FIVI dell’Emilia-Romagna. Al centro delle degustazioni: l’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia DOP, il Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP, i Salumi Piacentini DOP, la Piadina Romagnola IGP, il Parmigiano Reggiano DOP, il Marrone di Castel del Rio IGP, il Formaggio di Fossa di Sogliano DOP, lo Scalogno di Romagna IGP, lo Squacquerone di Romagna DOP, il Prosciutto di Parma DOP e l’Aglio di Voghiera DOP, nella versione nero fermentato. Nel calendario delle attività dello stand RER, anche due focus sulla valorizzazione della filiera produttiva dell’aceto di qualità e sulle strategie innovative per affrontare nei
vigneti gli effetti dei cambiamenti climatici, tra adattamento e mitigazione, partendo dal documentario Gradi realizzato da Will Media in collaborazione con FIVI.

Ottimi riscontri anche per gli eventi in calendario a Bologna e provincia in tanti locali che, nelle serate del Mercato dei Vini, si sono lasciati contagiare dal suo clima di festa e invadere pacificamente dai suoi vignaioli. Grazie alle iniziative promosse da AMO – Associazione Mescitori Organizzati e nei punti di affezione FIVI, e alla “Notte bianca della ristorazione” ideata da Fipe Confcommercio Ascom Bologna, oltre sessante enoteche, cantine, bistrot e wine bar hanno messo in mescita una selezione di vini dei vignaioli FIVI, mentre altrettante cucine sono rimaste eccezionalmente aperte fino a mezzanotte, per accogliere i produttori e i wine lover. Una sorta di abbraccio collettivo che ha sancito definitivamente l’ingresso del Mercato di FIVI e BolognaFiere tra gli eventi più amati e attesi dai bolognesi.