Nell’appuntamento di Note a piè di pagina di oggi andiamo a scoprire il percorso di uno dei cantori della working class, il chitarrista britannico Billy Bragg.
“Il bardo di Barking”, come è soprannominato per le sue origini da quella cittadina industriale che gli ha conferito un accento riconoscibile per ogni britannico, è un musicista che, partendo dalle sonorità della Motown della sua adolescenza, ha attraversato la stagione del punk alla fine degli anni Settanta per scoprire poi il folk e il country, arrivando così ad un cantautorato molto originale in cui contamina le sue radici nella cultura della classe operaia britannica e un’acuta sensibilità da songwriter di pezzi capaci di scalare anche le classifiche pop.

Billy Bragg, una musica coerente con l’estrazione sociale

«Prima dello sciopero non avevo alcun apparato ideologico, basavo le mie convinzioni ideologiche sull’appartenenza di classe, senza connotazioni politiche. Ma con lo sciopero ho immediatamente capito che era in atto uno scontro di classe e che dovevo fare la mia parte».
Così raccontava a Domenico Cerabona su “Left” del 20 settembre del 2019 Bragg un momento centrale della sua vita: lo sciopero dei minatori nel 1984 e 1985. Un momento in cui Bragg, al centro della campagna di solidarietà con i lavoratori in lotta, scoprì un’appartenenza politica che non abbandonò mai più.

Spesso ricordato per delle canzoni come There is power in an union, diventate dei veri e propri inni dei movimenti sociali, Billy Bragg è in realtà qualcosa di più di un “solo” musicista militante.
Per capire la complessità e la ricchezza della sua carriera musicale e del suo lungo percorso di ricerca, possiamo citare due album importantissimi: Mermaid avenue realizzato assieme alla band alternative country Wilco e Shine a Light: field recordings from the great american railroad firmato assieme al chitarrista Joe Henry; su quest’ultimo album vi consigliamo di recuperare il numero n°392 del settembre 2016 di “Buscadero” e vi suggeriamo l’ascolto della puntata di “VanloonCorre la locomotiva, dedicata a un secolo di lotte dei ferrovieri in cui abbiamo avuto Shine a light come colonna sonora.

Per chi invece non avesse mai ascoltato nulla di Billy Bragg consigliamo di scoprirlo attraverso Best Of Billy Bragg At The BBC 1983 – 2019, una raccolta, pubblicata due anni fa, con le registrazioni dei live alla celebre trasmissione di John Peel, un noto dj che cura live in acustico presso la rete radiofonica britannica.

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