È morto oggi, mercoledì 29 ottobre, a Napoli, all’età di 80 anni James Senese, celebre sassofonista e compositore, figura centrale del Neapolitan Power e tra i protagonisti più amati della scena musicale partenopea. Dal 24 settembre era ricoverato in terapia intensiva all’ospedale Cardarelli di Napoli a causa di una grave infezione polmonare, resa più complessa dalle sue condizioni di salute precarie e dai trattamenti di dialisi.
La notizia della sua morte è stata data sui social da Enzo Avitabile, amico e collega di una vita: «Non bastano parole per un dolore così grande, ma solo un grazie. Grazie per il tuo talento, la dedizione, la passione, la ricerca. Sei stato un esempio di musica e di vita. Un amico per fratello, un fratello per amico. Per sempre».
Morto James Senese, l’icona del jazz e del funky napoletano
Con il suo sax graffiato, Senese ha attraversato oltre cinquant’anni di musica italiana. Prima con gli Showmen, accanto a Mario Musella e Franco Del Prete; poi con i leggendari Napoli Centrale, dove fuse jazz, funk e dialetto napoletano in un linguaggio unico. Fu infine tra i protagonisti del super gruppo di Pino Daniele, con cui condivise palchi, amicizia e la storica notte del 19 settembre 1981 in piazza del Plebiscito quando si tenne il concerto-manifesto del Neapolitan Power. Nel corso della sua carriera ha collaborato con artisti come Roberto De Simone, Gil Evans, Ornette Coleman, l’Art Ensemble of Chicago e James Brown, che volle incontrarlo all’Apollo Theater nel 1997.
La sua musica era rabbiosa e spirituale, ribelle e accogliente, sempre dalla parte degli ultimi. Nei testi di brani come Campagna e ‘A gente ‘e Bucciano raccontava la fatica, l’emigrazione, la dignità del popolo. Napoli lo piange come uno dei suoi figli più autentici, capace di parlare al popolo con la musica. Fan, musicisti e cittadini lo ricordano come una voce morale e poetica della città, un artista coerente, instancabile nella ricerca, sempre fedele a sé stesso.
Oggi il suo sax tace, ma il suo suono continua a vibrare nei vicoli, nelle piazze e nei cuori di chi lo ha amato. Perché James Senese era Napoli e Napoli continuerà a suonare con lui.







