Sono Usb, Sgb, Cobas, Cub e Usi Cit le sigle che hanno proclamato lo sciopero generale di venerdì 28 novembre. Dopo la partecipazione straordinaria alla protesta contro il genocidio a Gaza dello scorso 3 ottobre, questa volta i sindacati di base chiamano lavoratici e lavoratori a incrociare di braccia per quella che definiscono la “finanziaria di guerra” del governo Meloni.
A Bologna venerdì ci sarà una manifestazione che comincerà alle 9.30 in piazza Maggiore, da cui partirà un corteo che attraverserà le strade cittadine. Il giorno dopo, sabato 29 novembre, a Roma ci sarà una manifestazione insieme alle realtà solidali con la Palestina.
Lo sciopero generale dei sindacati di base del 28 novembre
Lo sciopero generale sarà di 24 ore e riguarderà tutti i settori. Secondo gli organizzatori, la decisione del governo Meloni di investire più fondi nel riarmo penalizzerà altri settori come la sanità, la scuola e i trasporti, oltre alla mancata attenzione verso la precarietà e le pensioni.
Lavoratrici e lavoratori, al contrario rivendicano maggiori investimenti per il sociale e i servizi pubblici, la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, aumenti salariali che redistribuiscano la ricchezza, adeguati al costo della vita attraverso una nuova scala mobile, lo stop ad appalti e subappalti, l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro, il rafforzamento dei poteri del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e l’abolizione della legge Fornero, che stabilisce l’età pensionabile a 62 anni.
Un’altra motivazione dello sciopero è il no alla guerra e la questione palestinese, quindi la rottura di ogni complicità con lo stato di Israele.
La mobilitazione di questo venerdì è in continuità con le proteste di settembre e ottobre per la Palestina e sta ricevendo supporto a livello internazionale: alla manifestazione di Genova, accanto ai portuali, parteciperanno personaggi come Greta Thunberg, Thiago Avila e Yanis Varoufakis, ma anche Francesca Albanese, Moni Ovadia e Sabina Guzzanti.
Oltre alla manifestazione di Bologna, in Emilia-Romagna ci saranno altre mobilitazioni. In particolare, a Parma l’appuntamento è alle 9.30 in Piazzale Santa Croce, mentre lavoratrici e lavoratori di Rimini si ritrovano alle 9.00 all’Arco d’Augusto. Allo stesso orario anche la mobilitazione di Reggio Emilia, che ha come punto di ritrovo Porta Santo Stefano.
ASCOLTA L’INTERVISTA A LUIGI MARINELLI DI USB:
ASCOLTA L’INTERVISTA A MASSIMO BETTI DI SGB:






