Emilia Romagna Festival propone, tra fine novembre e inizio dicembre, due itinerari musicali per palati raffinati: “Noches de España” con Roberto Cominati al Teatro Cassero di Castel San Pietro Terme (28 novembre), e il grande barocco europeo rivisitato dai Cameristi della Scala con Sébastian Jacot e Ernest Hoetzl al Teatro Stignani di Imola (1° dicembre).
28 novembre al Teatro Cassero di Castel San Pietro “Noches de España” con Roberto Cominati
il pianista Roberto Cominati, interprete tra i più eleganti della scena italiana, porta in Emilia-Romagna un programma dedicato alla Spagna. Il viaggio comincia con le Pièces espagnoles di Manuel De Falla, prosegue con la brillantezza virtuosistica del Capriccio spagnolo di Moszkowski, passa per la Francia impressionista di Debussy — tra Pour le Piano, Masques e il preludio Le vent dans la plaine — e approda al mondo intimista e rarefatto di Mompou.
Il recital si completa con pagine emblematiche della grande tradizione pianistica spagnola: Triana da Iberia di Albéniz e due capolavori di Granados tratti dal mondo di Goya, Quejas o la Maja y el Ruiseñor e l’Allegro da Concierto.
Conducente del viaggio sarà “il pianista con le ali” per il fatto che per anni ha conciliato l’attività di concertista con quella di pilota di voli di linea.
1° dicembre al Teatro Stignani di Imola i Cameristi della Scala con Sébastian Jacot ed Ernest Hoetzl
Il secondo appuntamento offre un’immersione nel cuore del barocco strumentale europeo, tra la vitalità inesauribile di Antonio Vivaldi e la sorprendente modernità di Carl Philipp Emanuel Bach.
Protagonisti della serata sono i Cameristi della Scala, ensemble di riferimento internazionale, guidati dalla bacchetta elegante e cosmopolita di Ernest Hoetzl, con la partecipazione straordinaria di Sébastian Jacot, uno dei flautisti più apprezzati oggi nel panorama mondiale (Gewandhaus di Lipsia, Berliner Philharmoniker, vincitore dei concorsi Kobe, Nielsen e ARD).
Alla scoperta di Vivaldi in 5 concerti
La prima parte del concerto è un omaggio ad Antonio Vivaldi, alla sua capacità contrappuntistica e agli intercci sonori che evocano la Venezia più pulsante e teatrale. Verranno eseguiti 5 concerti:
– Concerto in sol minore per due violoncelli, archi e basso continuo, RV 531
– Concerto in sol minore per archi e basso continuo, RV 157
– Concerto in la minore per due violini, archi e basso continuo, op. 3 n. 8, RV 522
– Concerto in re minore per archi e basso continuo, RV 127
– Concerto in si minore per quattro violini, violoncello, archi e basso continuo, op. 3 n. 10, RV 580
La musica inquieta del figlio di Bach
Dopo il percorso vivaldiano, la serata prende una nuova direzione con il concerto in re minore per flauto traverso e archi di Carl Philipp Emanuel Bach. E’ una scrittura irregolare, nervosa, piena di slanci improvvisi: una musica che rompe gli schemi, che alterna tensione e sospensione, che sembra parlare una lingua più intima e imprevedibile. È un mondo espressivo che chiede al solista non solo virtuosismo, ma una capacità di modellare il fraseggio come se fosse un discorso interiore. Qualità che Sébastian Jacot possiede in modo naturale.
Biglietti e progetto educational
Tutte le informazioni sui biglietti sono consultabili sul sito di Emilia Romagna Festival.
Prosegue il progetto educational Musica a 1 Euro, che permette a tutte i ragazzi/e fino ai 19 anni di assistere ai concerti al costo simbolico di un euro. L’iniziativa include anche incontri-concerto e prove aperte, in cui gli artisti dialogano con il giovane pubblico in modo informale e coinvolgente.






