Mercoledì 19 novembre, al Bologna Jazz Festival, Emiliano Pintori narra la storia di Oscar Peterson, alle 18:00 al Museo Internazionale e Biblioteca della Musica.
Bologna Jazz Festival: il programma del 19 novembre
Soprannominato The Mahraja of the Keyboard da Duke Ellington per la sua maestosa e illimitata conoscenza dello strumento, Peterson è senza dubbio tra i più brillanti virtuosi del pianoforte del Novecento, non solo in ambito jazzistico. Canadese, allievo del pianista ungherese Paul De Marky (quindi legato a una tradizione che proviene dall’insegnamento di Franz Liszt) nel 1949 viene portato a New York da Norman Granz sorprendendo pubblico e colleghi e affermandosi di lì a poco come uno dei più prolifici leader, nonché sontuoso accompagnatore di star come Luis Armstrong, Ella Fitzgerald e Lester Young. Troppo spesso derubricato velocemente come virtuoso eccezionale ma principalmente come un manierista, Peterson è stato invece anche interessante compositore, arrangiatore e musicista con una profonda e personale visione armonica. Lontano dalle vicende dei suoi coetanei bopper, ha percorso una strada personale caratterizzata da un’enorme produzione sempre di altissima se non inarrivabile qualità.
Emiliano Pintori narra accompagnandosi al pianoforte ed è affiancato da Stefano Senni al contrabbasso e Giovanni Campanella alla batteria.






