Rifiorirai, secondo disco di AKA5HA uscito il 7 novembre, è un nuovo capitolo discografico pubblicato da Tanca, sublabel di Trovarobato diretta artisticamente da IOSONOUNCANE, che ne firma anche la produzione – come già accaduto per l’acclamato Spira di Daniela Pes – questa volta insieme allo stesso AKA5HA.
Rifiorirai è il secondo album di AKA5HA, pianista, produttore, compositore & more, che si racconta ai nostri microfoni
L’album rappresenta la piena maturazione dell’artista bolognese: dal lavoro come produttore urban/rap passa alla creazione di un universo sonoro personale, un cantautorato elettronico a base pop e fortemente introspettivo. La voce e le parole diventano il cuore della composizione, essenziali e suggestive, capaci di evocare paesaggi sonori profondi e intensi.
«È una sensazione precisa: un tremore simile a quando ti si addormenta una gamba o un braccio; o a certe paralisi del sonno – racconta ai nostri microfoni – dentro di te senti di avere il controllo, di poterti muovere, ma il corpo non risponde. Credi di dimenarti ma resti immobile. Questo è il nodo che il disco prova a curare».
Inverno ’96, Senza, Nell’aria, D’infanzia, Aia, Magia, Room ½, Ivi, Rituale e Rondine sono le dieci tracce in cui si articola Rifiorirai che – afferma AKA5HA alias Matteo Castaldini – racconta una rinascita non consolatoria, in cui l’idea di rifiorire non nega il dolore ma ci cresce dentro. Il disco parte dall’addio, attraversa lutto e spaesamento, sfiora la radicalità fino a decantare in una rarefazione lucida.
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Nel nuovo album, a tre anni da Incanto e disperazione, l’artista intreccia influenze che vanno dai Radiohead a Moderat, Floating Points, Bon Iver e IOSONOUNCANE, usandole come guida più che come modello diretto. Rifiorirai prende forma come uno spazio di tensioni opposte — malinconia e rabbia, parola e ritmo, acustico e digitale, melodia e dissonanza, pop e alt-rock — tenute insieme da una cura sonora minuziosa. La scrittura mantiene sempre al centro l’emozione: melodia e testo conducono il racconto, mentre synth, campioni e strumenti acustici ne costruiscono l’architettura, proprio come evidenzia lo stesso AKA5HA. La rabbia, invece, pulsa nella ritmica, ora rigida e marziale, ora caotica e libera.Il disco intreccia chitarre acustiche, suoni saturi, percussioni etniche, campionamenti, elettronica acida e influenze folk, dando vita a brani dalle strutture irregolari, a volte claustrofobici, a volte liberatori. Dentro questi paesaggi sonori convivono desideri e frustrazioni, amori lontani e smarrimento, disillusione e voglia di rinascere: un percorso emotivo che attraversa ferite, memorie e trasformazione.
Rifiorirai è anche un progetto visivo: il cortometraggio Talea, diretto da Simone Peluso, costruito su frammenti dell’album e nato da una forte amicizia tra artista e regista, amplifica i temi centrali dell’opera.
Il cuore del disco emerge in Ivi, brano che unisce malinconia e speranza, e nell’artwork che raffigura un albero che da secco torna rigoglioso: simbolo di un processo di rinascita che conta più dell’arrivo, del movimento che ci libera dall’immobilità e permette di “rifiorire”.
Sabato 8 novembre presso Baumhaus Culture a Bologna c’è stata la presentazione dell’intero progetto con il live del nuovo disco di AKA5HA e la proiezione del cortometraggio di Simone Peluso.

Tracklist
- Inverno ‘96
- Senza
- Nell’aria
- D’infanzia
- Aia
- Magia
- Room ½
- Ivi
- Rituale
- Rondine






