Dal 27 settembre all’11 ottobre Bologna torna a essere la capitale della musica elettronica e delle arti digitali con Robot16 – Dream On, la nuova edizione del festival ideato e prodotto dall’Associazione Culturale Shape.
«L’esortazione di questa edizione del festival è quello di sognare insieme, grazie alla musica», spiega Marco Ligurgo, direttore artistico di Robot. Un omaggio al potere del sogno, alla sua forza liberatoria e visionaria: “Dream On” vuole trasformare la città in un rito collettivo, un viaggio sonoro e visivo che invita a immaginare futuri possibili.
Il programma del Robot Festival 2025
Anche quest’anno il cartellone è stato pensato per offrire celebrità globali, artisti locali e talenti emergenti attraversando così diverse geografie e diversi linguaggi della musica elettronica. «Fin dall’inizio della mia vita la musica mi ha sempre insegnato tantissimo, per cui quando faccio il cartellone per me è fondamentale che ci siano sì gli artisti famosi, fondamentali, diciamolo sinceramente, per vendere il biglietto e per fare in modo che il festival abbia una sua riuscita, ma soprattutto è fondamentale combinare la presenza di questi artisti con la ricerca di nuovi talenti, di artisti che ci possano stimolare e ci possano sicuramente insegnare nuovi linguaggi musicali», racconta spiega Ligurgo.
A dimostrarlo è il fatto che «per tanti anni la musica elettronica proveniva principalmente dall’Europa e dall’America, e spesso si importavano i suoni dell’Africa e dell’Asia. Negli ultimi anni sta succedendo che gli artisti africani e asiatici vengono direttamente a fare musica elettronica in Europa; e noi al festival quest’anno ne ospitiamo diversi».
Tra i nomi di punta:
• Apparat, pronto a presentare il nuovo album con un live imperdibile;
• Acid Arab, che portano il loro mix di world music, elettronica franco-algerina e contaminazioni pop;
• Sama’ Abdulhadi, star della scena dance palestinese;
• Ela Minus, con il nuovo disco DIA pubblicato da Domino;
• Alessandro Cortini (Nine Inch Nails) con il live Nati Infiniti;
• Lorenzo Senni e il suo nuovo show su Warp Records;
• Rival Consoles, che presenta in anteprima Landscape from Memory.
Non mancano progetti speciali e anteprime assolute: dai C’Mon Tigre con LUMINA – Immersive Frequencies, spettacolo che unisce musica, arti visive e robotica, fino agli esperimenti sonori di Ale Hop & Tiki Bakorta, Zoë Mc Pherson & Alessandra Leone, e all’incontro tra Lino Capra Vaccina e Mai Mai Mai.
Il Festival Robot si muove tra diversi luoghi di Bologna: da Palazzo Re Enzo che ospita l’anteprima del 27 settembre, all’Oratorio San Filippo Neri, cornice intima per live esclusivi, passando per gli ambienti del DumBO, la “casa” di ROBOT, fino al Pop Up Cinema Medica 4K, nuovo spazio dedicato ai progetti “mixed media”.
Non solo musica
Il festival ROBOT non è solo musica. Anche quest’anno torna ROBOT Kids, con laboratori creativi gratuiti dedicati a bambini e ragazzi, e ROBOT Learn, con workshop e talk su live coding, processi creativi e nuove ritualità tecnologiche. E si conferma l’attenzione del festival all’ambiente e alle persone: materiali ridotti e riciclabili, partnership per la mobilità sostenibile, spazi accessibili e un’area di decompressione attiva al DumBO in collaborazione con Beat Project, il servizio di riduzione del danno del Comune di Bologna.
ASCOLTA L’INTERVISTA A MARCO LIGURGO: