Dal 27 febbraio al 3 marzo i mercati di produttori biologici di Campi Aperti sciopereranno in solidarietà con Xm24, il centro sociale sotto sfratto. Il 4 marzo, giornata di mobilitazione in difesa dello spazio di via Fioravanti, un grande mercato proprio ad Xm24. Il presidente Pierpaolo Lanzarini: “Noi siamo parte di Xm, il Comune riapra un confronto”.
Sciopero di Campi Aperti
Campi Aperti prende posizione e si schiera con Xm24. Anche i produttori biologici dei mercati dell’associazione, infatti, hanno deciso di esprimere solidarietà al centro sociale di via Fioravanti, cui il Comune ha deciso di non rinnovare la convenzione.
Nella settimana che va dal 27 febbraio a 3 marzo si registrerà un inedito sciopero dei mercati settimanali, che solitamente si svolgono il lunedì in piazza Scaravilli, il martedì a Vag61, il mercoledì a Làbas e il giovedì proprio ad Xm24.
Il 4 marzo, nella giornata di mobilitazione cittadina in difesa delle esperienze di autogestione, invece, Campi Aperti realizzerà un grande mercato proprio nel centro sociale sotto sfratto.
La decisione è stata ufficializzata con un comunicato, in cui Campi Aperti sottolinea che da 15 anni condivide lo spazio di via Fioravanti, il primo vero mercato biologico a chilometro zero di Bologna, che ha spianato la strada ai numerosissimi farmers’ market presenti oggi sul territorio.
Xm24 viene definito uno spazio che “anima il tessuto sociale di una città viva e vissuta come vogliamo che continui ad essere Bologna” e si chiede al Comune di rinnovare la convenzione e di tenere conto, nei tentativi di riqualificazione della Bolognina, di quel luogo di incontro per gli abitanti del quartiere.
Nel 2015 Campi Aperti firmò un patto di collaborazione col Comune sul tema della sovranità alimentare, che scadrà nelle prossime settimane. Nei giorni scorsi la giunta Merola ha già rassicurato i produttori biologici sul fatto che gli spazi per il mercato in Bolognina continueranno ad essere garantiti.
Dalle nostre frequenze, però, Pierpaolo Lanzarini, presidente di Campi Aperti sottolinea che l’associazione è parte di Xm24: “Abbiamo già avuto modo di dirlo al Comune e occorrerà tenerne conto. Ci auspichiamo che venga riaperto un confronto con il centro sociale”.