In programma anche il “Concerto per orchestra” di Bartók e, in prima assoluta,“In Lui era la vita e la vita era luce degli uomini” di Laniuk

Domani, giovedì 7 dicembre alle 20.30, all’Auditorium Manzoni Di Bologna (Via de’ Monari, 1/2), si terrà il penultimo concerto della Stagione Sinfonica 2023, con la bacchetta di Oksana Lyniv e la voce del mezzosoprano spagnolo Anna Brull.

La serata prevederà l’esecuzione del ciclo di canzoni “Folk Songs”, composto da Luciano Berio nel 1964 per la cantante Cathy Berberian (sua compagna), presentati regolarmente a Bologna. Poi, Oksana Lyniv dirigerà un altro brano del Novecento rappresentativo della tradizione popolare ungherese: il Concerto per orchestra che Bela Bartok scrisse nel 1943, in un momento difficile per le sue condizioni di salute ed economiche. Tuttavia, oltre alla tradizione si potrà godere anche della produzione musicale contempranea: si terrà la prima esecuzione assoluta di “In Lui era la vita e la vita era la luce degli uomini”, ispirato alle prime parole del Vangelo di Giovanni, per trio e orchestra d’archi del compositore ucraino Yuri Laniuk.

In apertura

Il concerto si aprirà con la nuova opera “In Lui era la vita e la vita era la luce degli uomini” di Laniuk. Compositore, violoncellista, professore di violoncello e composizione presso l’Accademia Nazionale di Musica “Lysenko” di Leopoli, Laniuk è nato nel 1957 a Leopoli e dal 1975 al 1980 ha studiato violoncello con Yevhen Shpitzer e Mstislav Rostropovich. Le sue composizioni sono state eseguite in concerti e festival in Austria, Belgio, Canada, Germania. Polonia, Svizzera, Russia, Stati Uniti e molti altri Paesi. Il suo ultimo lavoro è stato intitolato come il quarto versetto, del primo capitolo, del Vangelo secondo Giovanni, che richiama la speranza dell’esistenza di una ragione ultima delle cose che accadono nel mondo. Per l’esecuzione, saranno impegnati come solisti tre prime parti dell’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna: il violino di spalla Paolo Mancini, la prima viola Enrico Celestino e il primo violoncello Francesco Maria Parazzoli. Proponendo questo brano, Lyniv prosegue il progetto di far conoscere in Europa la musica ucraina e i suoi autori più meritevoli.

In seguito

La serata proseguirà con il ciclo di undici canzoni “Folk Songs”, che l’autore Luciano Berio realizzò nel 1964 per “rendere omaggio all’intelligenza vocale di Cathy Berberian” – mezzosoprano americana, figura di spicco della musica contemporanea a cavallo fra gli anni Sessanta e Settanta, e compagna dello stesso Berio dal 1950 al 1964. Il compositore creò inizialmente per voce e sette esecutori, nel 1964. Successivamente, nel 1973, per voce e orchestra, arrangiò canti popolari della tradizione orale di paesi molto distanti tra loro (Stati Uniti, Armenia, Italia, Francia, Azerbaigian), formando così un polittico “ricomposto” armonicamente e ritmicamente. «Ho un sogno utopico – scriveva il compositore scomparso 20 anni fa -, anche se so che non si può realizzare: vorrei creare un’unità tra la musica popolare e la nostra musica, un vero e proprio canale percettibile, comprensibile». Due di queste canzoni, “La donna ideale” e “Ballo” non sono popolari nella sostanza, ma solo nelle intenzioni: le aveva composte io stesso Berio nel 1947. La prima sulle parole scherzose di un anonimo genovese, la seconda sul testo di un anonimo siciliano. A interpretare “Folk Songs” a Bologna è Anna Brull, artista versatile e poliedrica interessata alla musica e ai linguaggi contemporanei, che ha calcato palcoscenici prestigiosi come quello del Teatro Real di Madrid e della Komische Oper di Berlino.

Infine

A chiusura della serata Lyniv affronta sul podio dell’Orchestra il Concerto, che il compositore e pianista ungherese Béla Bartók scrisse nel 1943 , mentre si trovava negli Stati Uniti dove era fuggito a causa del Nazismo. Asimmetria ritmica, ostinate reiterazioni, accelerando, fugati precipitosi e motivi ispirati alla tradizione popolare ungherese: c’è tutto Bartók in questo capolavoro dell’estrema maturità, destinato ai musicisti della Boston Symphony Orchestra, che eseguirono la prima assoluta guidati dal direttore russo Serge Koussevitzky. Dopo questo Concerto, Bartók sperava di far ritorno in Europa, anche se un fosco presentimento gli suggeriva il contrario: in un testamento redatto prima di partire per il suo esilio americano, il compositore vietava espressamente che al suo nome venissero intestate vie o piazze ungheresi, finché Budapest fosse rimasta sotto il giogo nazista. Morì a New York nel 1945 senza riuscire a rivedere l’Europa, in condizioni di estrema povertà.

Ulteiori informazioni

Il concerto è realizzato grazie a  Intesa Sanpaolo, principale collaborazione della Stagione Sinfonica 2023 del Teatro Comunale di Bologna.

I biglietti – da 10 a 40 euro – sono in vendita online tramite Vivaticket e presso la biglietteria del Teatro Comunale (Largo Respighi, 1), aperta: dal martedì al venerdì dalle 12 alle 18, il sabato dalle 11 alle 15, oppure il giorno del concerto presso l’Auditorium Manzoni da 1 ora prima fino a 15 minuti dopo l’inizio dello spettacolo.

Per ogni concerto della Stagione Sinfonica 2023 è in programma “Note a margine”, una rassegna di podcast e di incontri con il pubblico che si tengono circa 30 minuti prima dell’inizio del concerto presso il foyer o il bar dell’Auditorium Manzoni.

Eleonora Gualandi