Dall’11 al 14 novembre, presso il Teatro Arena del Sole di Bologna, va in scena lo spettacolo Vogliamo tutto! di ErosAntEros, nell’ambito del focus dedicato alla compagnia ravennate, Continuons le combat, a cura di Marco De Marinis, promosso dal Centro La Soffitta – Dipartimento delle Arti, in collaborazione con ERT / Teatro Nazionale.

La rivoluzione con l’arte e il teatro, il focus sul ’68 e i giovani di oggi

Vogliamo tutto! È dedicato alle rivoluzioni del ‘68 e ripercorre le dinamiche del periodo storico nonché i sentimenti che hanno spinto una generazione a lottare. Lo spettacolo è di ErosAntEros, costituito dal regista e music designer, Davide Sacco, e dall’attrice e dramaturg Agata Tomsic, a partire dal 2010. Inoltre, si compone di capitoli che sono citazioni degli slogan che riempivano le strade di Parigi cinquant’anni fa in relazione alla nascita del movimento studentesco. Gli argomenti principali sono articolati in cinque capitoli, a cui si aggiungono la presentazione dei protagonisti, un intermezzo audiovisivo sul ‘68 e i movimenti di oggi nel mondo, e infine la sollecitazione finale alla lotta.

«Mi sento una rivoluzionaria con le armi dell’arte e del teatro» esordisce Agata Tomsic. Quello di ErosAntEros è un teatro sempre in ricerca, in particolare «lo chiamiamo teatro estetico politico, perché portiamo avanti una ricerca molto profonda sulle forme», infatti nello spettacolo l’attrice differenzia posture e voci per giungere a una fusione performativa nella messa in forma del testo, delle voci, delle musica e del video. «Questo lavoro nasce nel 2018, ma volevamo affrontarlo nel presente. Abbiamo intervistato i protagonisti del ‘68. Abbiamo intervistato anche i giovani di oggi, militanti dei nostri giorni, cercando di capire cosa sia rimasto e cosa non c’è più», spiega Agata Tomsic.

Tra i nodi comuni fra gli intervistati, emerge in particolare «l’emozione di essere in tanti, l’alleanza dei corpi, il prendere parola di fronte a migliaia di persone per la prima volta. Stiamo parlando di generazioni che magari a tavola non potevano neanche parlare. La cosa che avevano in comune era questo essere in tanti e lottare per un sentire comune. Invece oggi, hanno la sensazione di essere in pochi e mediati dal cellulare, internet. E anche da questo è nata l’idea di far interpretare lo spettacolo a una persona sola in scena, quindi il testo composto da me, viene interpretato da me che sono vestita da militante contemporanea. Come lo stereotipo del black bloc, e racconto le lotte di quegli anni rivolgendomi al mio cellulare, in diretta. E in video viene trasmesso il mio primo piano ed è il mio primo piano che viene visto dagli spettatori», conclude l’attrice.

Vogliamo tutto! Fa parte di un focus, che ha per titolo uno slogan sessantottino, Continuons le combat. È in scena dall’11 al 14 novembre presso il Teatro Arena del Sole, in via dell’Indipendenza 44. Tel. 051 2910910 biglietteria@arenadelsole.it | bologna.emiliaromagnateatro.com

Maria Luisa Pasqualicchio

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