Oggi è la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Come spesso accade, da lucida riflessione potrebbe trasformarsi in una stanca passerella. “Quello di cui c’è bisogno -fa notare Angela Romanin, della Casa delle Donne di Bologna- è l’applicazione della Convenzione di Istanbul e il rafforzamento delle politiche integrate.

Si

Come in ogni altra occasione del genere, si pensi alla giornata contro il razzismo, oggi, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, si consumerà la passerella di personaggi conosciuti o meno, e, visti i tempi si creerà un apposito hastag per dire NO alla violenza sulle donne. Tutto molto bello se non fosse che domani il problema della violenza di genere resterà dov’è, e le donne vittime di violenza se non di femminicidio non si sentiranno chissà poi quanto sollevate.

L’impressione è che queste giornate, fondamentale presidio ma inutili se prive di conseguenze politiche, servano spesso da spot a chi dovrebbe invece fare della lucida analisi dei fenomeni e della programmazione politica la propria stella polare.

Succede così che la Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta alla violenza sulle donne rimanga inapplicata nel nostro paese e che l’esecutivo non abbia un dicastero apposito per le pari oppurtunità. Succede allo stesso tempo che si riducano i fondi per i Centri Antiviolenza e che le campagne nelle scuole perdano di slancio.

La domanda, in questo giorno di riflessione, allora è questa: se una donna, magari in situazione di difficoltà economica, dovesse decidere di abbandonare il partner e denunciarlo, quali strumenti lo Stato metterebbe in campo per accompagnare la donna in questione in un percorso di emancipazione dal contesto di violenza? Questioni come la casa o il reddito non sarebbero trascurabili. E’ il nostro esecutivo in grado di adoperarsi per far fronte ai bisogni di chi abbandona tutto? Denunciare è fondamentale ed estremamente difficile, ma non ci si può fermare alla raccolta delle denunce.

Nell’attesa di trovare una risposta, l’appuntamento è oggi in Piazza XX settembre a Bologna alle 18 per lo Sciopero delle Donne, giunto quest’anno alla sua 2° edizione. Si raccomanda alle partecipanti di portare qualcosa di rosso.