Da flashmob a movimento internazionale, che ha toccato 190 Paesi in tutto il mondo. È One Billion Rising, l’originale forma di sensibilizzazione contro la violenza di genere, nata dall’idea di Eve Ensler, drammaturga e autrice de “I monologhi della vagina”.
L’iniziativa compie dieci anni e domani animerà piazze e strade di diverse città del mondo, tra cui quella di Bologna dove, accanto al flashmob sulle note di “Break the Chain“, si terrà anche un corteo che partirà da piazza San Francesco.

One Billion Rising continua a ballare contro la violenza di genere

Nella nostra città anche la Casa delle donne, il centro antiviolenza cittadino, adrisce a One Billion Rising. Un’adesione fin dal 2012, primo anno della mobilitazione internazionale, che si è affiancata al lavoro quotidiano di contrasto alla violenza di genere.
L’appuntamento bolognese è alle 17.30 in piazza San Francesco. Dopo il flashmob a suon di musica e danza, alle 18.00 partirà un corteo che arriverà fino in piazza Nettuno.
Oltre a Bologna, sono molte le città italiane dove si svolgerà un’analoga manifestazione: da Trieste a Matera,da Modena a Brindisi, da Lanusei a Parma, da Livorno a Monterotondo, passando per Pesaro, Rovereto, Treia, Siracusa.

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Il punto di partenza di One Billion Rising, ormai 10 anni fa, era la drammatica statistica secondo cui una donna su tre in tutto il pianeta sarà picchiata o violentata nel corso della propria vita. Con una popolazione mondiale di 7 miliardi, questo significa che più di un miliardo di donne e ragazze subiranno violenza nella loro vita, da cui il nome dell’iniziativa. L’obiettivo della chiamata era quindi di far ballare e manifestare un miliardo di persone nel mondo, il giorno di San Valentino, per denunciare quella violenza e affermare la volontà di porvi fine. L’enorme successo della manifestazione, con adesioni da oltre 200 nazioni, ha trasformato One Billion Rising in un appuntamento annuale.

Perché l’evento è diventato virale? Perché la danza contro la violenza di genere ha riscosso così successo? «Le situazioni di violenza sicuramente generano rabbia – risponde ai nostri microfoni Sarah Serraiocco, una delle organizzatrici della piazza bolognese – ma in questo momento è più importante ricordare il potere dell’insurrezione, il potere dell’unione, ricordando quanto le persone unite possono trasformare la realtà. E poi è ballando insieme che i corpi si liberano e si riacquisisce la sicurezza in noi stesse».

In questo 2023 il flashmob avrà al centro l’Iran, cui è dedicata la decima edizione. La solidarietà si concentrerà sulla lotta per la libertà delle donne iraniane che nelle strade di Teheran sfidano il regime per riconquistarla. «Per loro, e per le donne che in tutto il mondo vedono quotidianamente negati i propri diritti – scrive la Casa delle donne in una nota – One Billion Rising torna in piazza anche in Italia, con il patrocinio di Amnesty International e Amref Italia, nella settimana dal 12 al 19 febbraio, con flashmob, letture, iniziative, e una speciale partecipazione delle scuole medie superiori».

ASCOLTA L’INTERVISTA A SARAH SERRAIOCCO: