È polemica sulla ciclabile in fase di realizzazione di via Azzurra. Secondo alcuni residenti, spalleggiati dal centrodestra, il restringimento della carreggiata imbottiglierà il traffico. L’assessore alla Mobilità Colombo replica: “L’intervento era stato condiviso, serve per i collegamenti e per la sicurezza”. Salvaiciclisti: “Molti non rispettano il limite dei 50. Spiace essere accusati di estremismo quando si pensa a tutti gli utenti della strada”.

È botta e risposta fra l’assessore alla Mobilità Colombo e i residenti di via Azzurra. La polemica nasce dal progetto di pista ciclabile presentato nell’autunno del 2014, che prevede il restringimento della carreggiata dall’intersezione con via Venturoli fino al semaforo su via Massarenti.
Il comitato dei residenti di via Azzurra solleva numerose perplessità. Necessario per far posto alla pista ciclabile, il restringimento imbottiglierebbe il traffico, sostengono i critici, mentre il doppio allargamento/innalzamento dei marciapiedi (agli incroci con Venturosi e Verde) sarebbe pericolosissimo perché non segnalato. Elisa Evangelisti, voce del comitato dei residenti, sostiene che così “la viabilità è compromessa. Ci piacerebbe tornare indietro e avere più informazioni su quello che si vuole fare”.

La richiesta dei residenti è stata presa in carico dalla lista civica di centrodestra “Uniti si vince”, che ha annunciato un odg per la sospensione dei lavori, mentre Forza Italia con Marco Lisei ha proposto un’udienza conoscitiva lungo la via. “Colombofollia” è stata definito l’intervento dal centrodestra.
“Il progetto era stato presentato con una cinquantina di residenti –  ricorda l’assessore comunale alla Mobilità Andrea Colombo – non è vero che non c’è stato dialogo”. Proprio alcuni residenti, ricorda Colombo, chiedevano un intervento per motivi di sicurezza perché “in 5 anni, solo nel tratto dei lavori, ci sono stati 38 incidenti con 45 feriti anche gravi. Col nostro intervento invitiamo ad andare più piano”. L’assessore invita quindi ad “aspettare la fine dei lavori, prevista per metà aprile, per giudicare”.

A prendere la parola, dai nostri microfoni, sono anche i ciclisti, interessati dalla nuova opera. “Il progetto era noto da tempo – ricorda Simona Larghetti di Salvaiciclisti – ed è fondamentale per il collegamento di due zone della città”.
Larghetti ricorda che le piste ciclabili sono importanti proprio fuori dal centro storico, dove spesso il limite dei 50 km/h non viene rispettato. “Spiace – lamenta l’attivista – che ogni volta che si prova a dare spazio a tutti gli utenti della strada, si venga accusati di estremismo e si debba difendere la legittimità delle proprie posizioni”.
La sicurezza che l’intervento mira a incrementare riguarda tutti gli utenti, non solo i ciclisti.

Anna Cesari, Alessandro Canella