Funk, nu-disco e psychedelic pop sono i generi che hanno influenzato la produzione musicale di Anna Scassillo, in arte Anna and Vulkan, e “Andare , tornare” è il suo primo Ep da solista, uscito il 12 aprile, che presenterà live venerdì sera al Porta Pratello SummerGround 2024. «I generi che propongo sono quelli che ho esplorato in questi ultimi anni» ha spiegato l’artista. «Anni di continui viaggi tra casa, Torre Annunziata, e l’estero in cui ho imparato a conoscermi, quindi il viaggio del titolo è sia fisico che metaforico».

Anna and Vulkan live a Porta Pratello: tra i pezzi ci sarà una novità dedicata a Bologna e un inedito

«La prima data del tour sarà a Porta Pratello, venerdì», ha esordito Anna and Vulkan, cantante, polistrumentista, con la passione per la grafica e le lingue straniere. «Poi proseguirò con Milano, Arsita, Udine, Roseto degli Abruzzi, Pompei, Cava, Roma e Trento». Sarà un altro viaggio quello dell’artista, un altro rispetto a quelli che ha compiuto negli ultimi anni; quelli tra Torre Annunziata e Vienna, dove abita. A cui si aggiungono quelli interiori, con cui ha conosciuto diverse parti di se. «Sono state esperienze che hanno coinciso con esplorazioni di tipo musicale, tra i generi e le diverse lingue». Una costante nella vita della musicista napoletana abituata a periodici spostamenti. Il primo negli anni universitari, verso Trieste, dove ha studiato interpretariato e traduzione, il secondo a Vienna dove ha iniziato a lavorare come graphic designer. «La mia seconda più grande passione», ha ammesso la musicista. «Amo la musica, le lingue, la linguistica e il graphic design. Infatti quando dovevo decidere ero combattuta. Ho il corso di lingue, ma durante il triennio non ero pienamente soddisfatta. Per fortuna non avevo abbandonato il design, avevo continuato ad usare i programmi specialistici, a migliorarmi, e una volta in Austria, dopo l’Università, ho trovato lavoro in questo ambito».

Emerge così un’artista poliedrica, da sempre circondata dalla musica, da strumenti e da nomi di noti cantautori ascoltati in casa, perchè come ha rivelato «mio padre è musicista di professione. Io e mio fratello abbiamo sempre vissuto immersi nella musica. Poi lui ha proseguito frequentando il conservatorio». Parole che dipingono il profilo di un’artista a 360 gradi dal forte interesse per la comunicazione in senso ampio, dalla musica, inclusi i testi, in più idiomi, fino alla grafica. «Questo Ep condensa tutto questo. Dalla copertina ai brani», ha spiegato. «Le melodie vanno da quelle più intime, all’italodisco, al reggaeton fino al jazz e al funky; con testi che uniscono l’italiano al napoletano, in uno ho inserito un ritornello in francese». Per questa data ci saranno delle sorprese, «oltre ai pezzi del disco, ci saranno una novità apposta per Bologna e un inedito tra quelli a cui sto lavorando in questo periodo», ha annunciato Anna and Vulkan.

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