Il Consiglio di Amministrazione di Emilia Romagna Teatro Fondazione-Teatro Nazionale, che a Bologna gestisce l’Arena del Sole e Teatro delle Moline, dopo aver esaminato varie candidature, ha nominato con voto unanime, Valter Malosti, come nuovo Direttore dell’Ente, per il quadriennio 2021-2024. Malosti, che fin’ora era alla direzione del TPE-Teatro Piemonte Europa, va a sostituire Claudio Longhi, che a sua volta andrà alla direzione del Piccolo di Milano.

Verso un teatro dalla funzione sociale allargata

La figura che era ricercata dal Consiglio era rivolta a un personaggio che fosse conosciuto nel panorama teatrale italiano, con esperienze corroborate come regista, attore, produttore e formatore: Valter Malosti risponde bene a questo profilo e dunque alle nuove esigenze della Fondazione, decisa ad affacciarsi verso nuove prospettive e progetti di sviluppo e innovazione.

Malosti si dice pronto ad approfondire quale sia il senso e la funzione di un teatro pubblico in Italia, in una fase come quella attuale, di grande cambiamento delle abitudini sociali e relazionali. Il teatro pubblico non deve essere concepito come una semplice azienda, incentrata su bilanci in positivo, ma deve assumere un rischio artistico e culturale sempre più alto, compiendo lavori fondati sulla ricerca e sulla qualità. ERT rappresenta un terreno fertile per questi obiettivi: Malosti vuole evitare un appiattimento sistematico sui numeri, e cercare di lavorare al meglio, cercando di far tornare il teatro a una funzione sociale allargata, come un grande agorà.

Infatti ERT, essendo teatro pubblico, deve incarnare un ruolo di servizio alla comunità, anzi deve essere un luogo generatore di comunità. Malosti afferma chiaramente e con decisione la necessità di «mischiarci di più, di occuparci dell’istruzione, di raccontare il nostro lavoro nelle scuole. Per quanto mi riguarda, credo che sia necessario mettere tanta energia e tanto coraggio espressivo nella ripartenza, sia in scena sia nella programmazione culturale dei prossimi mesi. Io credo che ci sia bisogno di una resistenza costruttiva».

Verso una rinascita culturale, ERT è un’ottima candidata a portare avanti questo programma di innovazione, che diventa un modo di pensare e un motore per andare oltre a quello che si conosce già, per sperimentare e rinnovarsi. Tanti altri gli obiettivi preposti dal nuovo presidente, come iniziare progetti insieme a compagnie storiche del territorio, cercare di far crescere il tessuto creativo e intessere nuove relazioni internazionali, creando collaborazioni in tutta Europa, che possano permettere di affacciarsi su nuovi mondi creativi.

Malosti conclude con un monito, dal sapore calviniano, carico di fiducia e determinazione: «restare viventi, sempre al presente, sempre pronti», con l’obiettivo di far diventare l’Emilia Romagna il cuore della cultura contemporanea.

Chiara Moffa

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