Fino al 25 aprile, torna a DumBo (distretto di via Casarini 19) la terza edizione di URBANA – Underground Art Project: il festival di arte e cultura urbana, con la direzione artistica di Simona Gavioli e Cesare Bettini. Il progetto – nato con l’obiettivo di ripopolare l’ex scalo ferroviario del Ravone – trasforma gli spazi del DumBo con laboratori, musica dal vivo, dj set, performance e street food gourmet.

Il festival “Urbana” per dare nuova vita all’ex scalo ferroviario bolognese

Il progetto nasce con l’idea di restituire all’ex scalo ferroviario del Ravone la propria identità di spazio propulsore di energie creative e cultura urbana. Nella metà degli anni ’90 il Ravone era infatti una delle principali yard italiane, frequentata da writer provenienti da tutto il mondo. Con la sua terza edizione, URBANA prosegue la sua ricerca sui nuovi linguaggi artistici dell’arte murale attraverso due nuovi interventi su grande scala.

In primo luogo l’intera area di DumBo viene completata, configurandosi come luogo dedicato alle visioni più innovative dell’arte urbana italiana. Cuore di URBANA sarà infatti il progetto Ol(tre)Futuro che vede dialogare urban artist italiani e internazionali nella rigenerazione di Interrail, l’ultimo grande edificio che compone il distretto di DumBo. Come ci racconta infatti Simona Gavioli, curatrice del progetto: «Ol(tre)Futuro è pensato per cominciare il grande dialogo con quella che è stata una delle scuole di pittura più importanti della storia dell’arte e per sensibilizzare e incentivare il pubblico ad andare a vedere il grande patrimonio artistico che abbiamo nella nostra città, naturalmente in chiave contemporanea».

Continua la curatrice: «una delle grandi novità è quella di aver chiamato artisti muralisti che provengono da diverse nazioni oltre l’Italia come Germania, Spagna, Perù, Belgio per reinterpretare pittoricamente la grande scuola di pittura bolognese». Gli artisti invitati interverranno su tre nuove superfici: Temporanea (retro) che vedrà un lavoro di Basik (Italia); Vascello (retro) con un’opera di Javier Garlò (Spagna); Interrail sul quale prenderanno vita i lavori di Neve (Italia), Nean (Belgio), Zebu (Germania) e DearLozada (Perù).

Il secondo grande progetto di URBANA è “Ravone All Stars”, l’ultimazione della parete laterale di mille metri quadri dello Spazio Bianco. Dalle parole di Simona Gavioli: «l’intervento monumentale è opera degli stessi writer che frequentavano il Ravone negli anni Novanta». La superficie del muro è stata approcciata come se fosse il vagone di un treno, in un’azione performativa che va a ricreare l’atmosfera che ha reso grande il Ravone. La conclusione del muro, dopo tre anni di lavoro, consacra Bologna come città di nascita dell’hip-hop e delle subculture urbane: un muro dedicato a tutti gli appassionati di treni e a tutto quello che, da oltre 50 anni, gli viene dipinto sopra.

Altra novità della terza edizione di URBANA è l’intervento “Firestarter” dell’artista lituano Kipras Dubauskas, scultore di formazione approdato allo spazio pubblico per riappropriarsene tramite interventi estemporanei e graffiti. Dubauskas ha lanciato una open call aperta ad artisti per sperimentare la pittura per estintori. Un’azione d’ensemble che ha attivato all’unisono la valvola di estintori carichi di pittura, non per spegnere ma per accendere un fuoco, proponendo di ripensare la relazione tra realtà e rappresentazione, soccorso e pericolo.

La terza edizione di URBANA comprenderà diversi laboratori creativi per bambini, ragazzi e adulti. Ad esempio “MaestrƏ” è il titolo della performance realizzata, fino a venerdì 21, dalle persone con disabilità del laboratorio creativo protetto di Open Group “Marakanda”, chiamate a dipingere un muro in omaggio ad alcune artiste donne bolognesi: Elisabetta Sirani, Lavinia Fontana, Ginevra Cantofoli, Lucia Casalini Torelli e Norma Mascellani. Ad animare le serate del festival ci saranno inoltre dj set e musica live alla Baia, al Vascello e presso Temporanea, con una programmazione a cura di Marco Ligurgo.

L’ingresso a URBANA è gratuito e aperto a tutti. Per maggiori informazioni riguardo il programma completo del festival consigliamo di visitare il sito.

ASCOLTA L’INTERVISTA A SIMONA GAVIOLI: