Fra un mese termina la campagna crowdfunding “20anni, cronache di inizio millennio dal G8 di Genova”, che serve a rimettere in circolazione uno spettacolo di repertorio della compagnia Area Teatro, realizzato da Alessio Di Modica. Area Teatro è una compagnia teatrale indipendente che in questi 20 anni ha scelto di essere libera, di creare un linguaggio universale che racconti vissuti ed emozioni per un immaginario collettivo, al di là delle mode, clichè e stereotipi.

Torna in scena lo spettacolo teatrale sul G8 di Genova

Nel 2002 la compagnia teatrale realizzò un progetto sui fatti del G8 di Genova. Il loro fu uno dei primi spettacoli a parlarne, quando ancora le sensazioni e i vissuti erano caldi. Tante cose sono successe dal 2001 a oggi, tante cose cambiate, molte peggiorate altre evolute. Ora Area Teatro ha sentito la necessità storica di riprendere in mano questo lavoro.

La volontà è quella di raccontare cosa ha significato Genova: le zone rosse, la sospensione dei diritti. Soprattutto si vuole raccontare la storia di un movimento internazionale, ampio e variegato che si occupava di diritti umani, lavoro, migrazioni, repressione, difesa dei territori, valorizzazione di espressioni artistiche, economia dal basso, finanza etica, prima delle grandi crisi e delle grosse emergenze degli ultimi anni.

Nell’attesa della messa in scena, in questi mesi sono stati tanti gli eventi realizzati online nel Partigiani della Memoria Tour per raccontare Genova: il movimento, i fatti, i protagonisti, i testimoni, chi ha lavorato e lottato durante tutto questo tempo.  Il prossimo evento si terrà sabato 13 marzo con i giornalisti Mark Covell e Lorenzo Guadagnucci, che racconteranno cosa avvenne la notte del 21 luglio 2001 a Genova presso la scuola Diaz.

La compagnia indipendente Area Teatro ha voluto realizzare questo progetto per arrivare al ventennale con un percorso condiviso dal basso, perché questo anniversario non sia solo una ricorrenza che si esaurisca dopo luglio, ma sia una scusa per riaprire un discorso, una riflessione più ampia sulle ragioni di quel movimento e di quelle lotte incontrando le nuove forme di resistenza e facendo memoria di quelle passate.

ASCOLTA L’INTERVISTA AD ALESSIO DI MODICA: