L’Amministrazione dell’Ateneo bolognese ha concordato, con la Flc Cgil e la Cisl, un protocollo di intesa per la parificazione dei diritti contrattuali tra il personale precario e il personale a tempo indeterminato. Si tratta del primo caso in Italia.
Per la prima volta in Italia i precari dell’Università avranno gli stessi diritti contrattuali dei lavoratori a tempo indeterminato. Con l’accordo raggiunto ieri “finalmente i tecnici amministrativi a tempo determinato dell’Università di Bologna avranno gli stessi diritti dei tecnici amministrativi a tempo indeterminato”, rende noto la Flc Cgil bolognese. Il protocollo di intesa è stato siglato dopo vari tavoli di confronto tra i sindacati e l’Ateneo di Bologna, e si tratta del primo risultato di questo tipo in Italia.
Ora il personale a tempo determinato potrà finalmente usufruire degli stessi istituti previsti dal Ccnl per il personale a tempo indeterminato: congedi retribuiti per esami e concorsi, permessi retribuiti per motivi personali. Ai lavoratori a termine verrà estesa anche la formazione prevista per il personale stabile. “Lo riteniamo un risultato assolutamente rilevante, da esportare anche fuori da Bologna, negli altri atenei – sottolinea Francesca Ruocco, segretaria generale Flc Cgil – È un risultato raggiunto grazie alla mobilitazione dello scorso anno fatta dai precari insieme alle organizzazioni sindacali, che ha portato all’apertura del tavolo di confronto”.
Tra gli accordi raggiunti Ruocco ricorda quello stabilito nel febbraio 2014, “che permette la proroga in deroga dei contratti a tempo determinato fino al 31 dicembre 2016, in attesa di riuscire a programmare nei tre anni la stabilizzazione di questi lavoratori, tramite lo scorrimento dalle graduatorie in essere a tempo indeterminato”. Come rende noto il sindacato “attualmente in Unibo sono in servizio 244 tempi determinati e per il 2015 sono già state autorizzate tutte le 74 proroghe richieste dalle strutture dell’Ateneo, più altre 75 proroghe in deroga, per un totale di 149 contratti a TD prorogati fino al 31/12/2016”.