Lunedì 22 aprile, presso la Sala Farnese di Palazzo d’Accursio dalle ore 10.00, si terrà un convegno che vedrà il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, e Fabrizio Barca, co-coordinatore del Forum Disuguaglianze e Diversità, confrontarsi sul tema della congiuntura tra giustizia ambientale e giustizia sociale, in un momento storico caratterizzato dalla crescita delle disuguaglianze e dall’accelerazione della crisi climatica.

La transizione ecologica alla prova della giustizia sociale: il convegno a Bologna

«Non possiamo fare l’errore di contrapporre la transizione ecologica a chi oggi sta male». Con queste parole di Andrea Morniroli, co-coordinatore del Forum Disuguaglianza e Diversità riassume una delle più grandi sfide che la nostra epoca si trova ad affrontare: come coniugare giustizia ambientale e giustizia sociale? È proprio questo il fulcro del convegno, intitolato “In dialogo: per costruire giustizia sociale e ambientale”.

Se infatti «nessuno nega più il cambiamento climatico», è altresì vero che spesso la necessità di una transizione ecologica che faccia fronte alla crisi climatica in corso si scontra con gli interessi di quelle fasce di lavoratori più vulnerabili, per i quali la chiusura di fabbriche inquinanti equivale spesso alla perdita del posto di lavoro.
Gli esempi emblematici della lotta al nucleare, o dell’Ilva di Taranto, come ricorda Morniroli, ci mostrano infatti come il conflitto tra ambientalisti e lavoratori sia sempre stato vantaggioso per quegli stessi speculatori e industriali che, in pieno stile Divide et Impera, contrappongono gli interessi del pianeta a quelli delle classe subalterne, continuando ad arricchirsi ai danni di entrambi.

Da ciò deriva quindi la necessità di affrontare in maniera congiunta l’emergenza climatica e quella sociale, come mostra il caso dell’ex Whirpool di Napoli, dove nel 2023 un’impresa ha rilevato la precedente attività al collasso trasformandola in un centro di produzione di batterie per le energie rinnovabili, col duplice effetto di promuovere un processo di transizione ecologica giusta e di salvaguardare i posti di lavoro. La strada da intraprendere è dunque chiara: sostenere un modello d’impresa sostenibile, che valorizzi l’ambiente, i lavoratori e rispetti le specificità territoriali, neutralizzando così il conflitto tra ecologismo e giustizia sociale.

Oltre alla Whirpool, durante il convegno, promosso dallo stesso Forum Disuguaglianze e Diversità insieme a Caritas, verranno raccontate altre tre esperienze già attive sul campo dalle quali emergeranno prospettive e ostacoli incontrati nell’intrecciare l’attenzione alla giustizia sociale con quella alla giustizia ambientale.

ASCOLTA L’INTERVISTA A ANDREA MORNIROLI: