Un’idea di scuola diversa, quella del Creativity Garden, legata alla sinergia con l’ambiente, al rispetto di ogni suo elemento sin dalla prima infanzia, ad un approccio pedagogico democratico, fondato su dialogo e ascolto. Arrivato al suo terzo anno di vita, per questa stagione scolastica quindici bambini e bambine del Creativity Garden godranno di una nuova sede a Pieve del Pino, frazione sui colli di Pianoro.

Un anno scolastico “outdoor”, fatto di dialogo e ascolto

«L’approccio all’outdoor è centrale; con i bimbi e le bimbe stiamo tutto l’anno al’aperto, per poter vivere tutte e quattro le stagioni. Noi educatori abbiamo un’impostazione di ascolto e di osservazione, per lasciar spazio ai bambini di esprimere la propria personalità» ha detto ai nostri microfoni Tommaso Giunti, co-fondatore ed uno degli educatori del progetto.
Un’impostazione che si riflette nell’organizzazione quotidiana della scuola, la cui giornata tipo si apre con un cerchio di ascolto, dedicato ai bimbi e alla loro possibilità di esprimersi, non solo in relazione alla parte prettamente didattica, ma anche quella emotiva. Si spazia poi da attività di apprendimento più “tradizionali”, ad uscite fuori bosco: per esempio, i bimbi si recano due volte al mese presso lo spazio di Camere d’aria, per cucinare assieme ad educatori e ospiti della struttura.

Recentemente la scuola ha lanciato una campagna di crowdfunding, per crescere ed essere più sostenibile, in un’ottica di allargamento. «Con nuove famiglie entranti e nuovi bimbi, si è dovuto allargare anche il gruppo docenti; questo crowdfunding è volto ad inserire una nuova figura educatrice, per poter rendere sempre più accessibile il progetto» conclude Tommaso Giunti.

ASCOLTA L’INTERVISTA A TOMMASO GIUNTI:


Pietro Rossi