Il Comune ha optato per la gestione totalmente privata delle mense scolastiche, ma i cittadini di Ross@ Bologna non ci stanno e lanciano una petizione per chiedere a Virginio Merola di fermare la generale privatizzazione di alcuni servizi, come quello dei pasti per gli alunni, che secondo loro dovrebbero essere lasciati in mano al pubblico.

Ormai il Comune di Bologna ha deciso per la privatizzazione del servizio delle mense scolastiche della città, prima affidate in parte anche al pubblico, ma non tutti si sono arresi alla decisione del sindaco Virginio Merola. C’è infatti chi ancora, come la rete di Ross@ Bologna, il partito comunista dei lavoratori e alcuni cittadini, crede che lres publica sia cosa del popolo. 

Si gioca dunque l’ultima carta della petizione e del referendum consultivo per fermare una politica generale di privatizzazioni già avviata dalla giunta Merola anche in altri settori, come quello della gestione dei rifiuti di Hera. “Abbiamo lanciato una petizione, soprattutto rivolgendoci ai genitori delle scuole, in cui chiediamo che questa amministrazione riapra la discussione sulle mense scolastiche e  ne proponga una gestione unicamente pubblica. Oltre alla petizione, realizzeremo anche un referendum consultivo per chiedere a Merola una società pubblica a tutti gli effetti” spiega Luigi Marinelli del coordinamento Rossa Bologna.

La storia di Seribo, l’azienda mista pubblico-privata che aveva in gestione le mense scolastiche di Bologna, in questi anni non ha mai brillato per le tariffe e la qualità dell’offerta proposte. “Al contrario a Bologna i pasti per gli alunni sono i più cari in Italia. Inoltre Seribo, come abbiamo visto, ha incrementato utili senza di fatto migliorare la qualità del servizio o dei costi. Ciò significa che la gestione totalmente privata delle mense darà ancora meno e si penserà solo al profitto” aggiunge Marinelli.

La campagna promossa da Rossa Bologna, oltre ad attirare l’attenzione sul caso delle mense che saranno affidate ad un privato, punta anche ad ostacolare la vulgata del “privato è meglio”. “La nostra è anche una battaglia culturale rispetto al clima di rassegnazione politica che c’è, e rispetto a tutti quelli che pensano che il privato possa essere meglio del pubblico” conclude Marinelli che spiega come l’amministrazione di Merola, da due mesi a questa parte, stia procedendo verso un’inversione di rotta che ha portato alla totale dismissione di un servizio pubblico, come quello delle mense. Una decisione che, secondo Rossa Bologna, potrebbe fungere da pretesto per altre privatizzazioni future.