I bombardamenti dell’aviazione italiana a Barcellona del 1938 sembra che non rimarrano impuniti: la querela presentata dai gruppi Altraitalia e Altramemoria, due associazioni di italiani residenti a Barcellona, è stata ammessa nei giorni scorsi dalla Audiencia Provincial di Barcellona.
Ora le vittime potrebbero essere risarcite. Ma la querela ha un storia lunga: venne presentata per la prima volta all’Audiencia Nacional, a Madrid il 2 giugno 2011, cioè 36 anni dopo la morte del dittatore e la Audiencia Nacional per una volta si dichiarò “non competente” territorialmente.
Altraitalia e in particolare il gruppo di Altramemoria, si costituì parte civile, pagando, grazie anche a donativi di singole persone e attività varie, i costi legali (ridotti per l’abnegazione degli avvocati coinvolti). Le loro motivazioni: la necessità di fare qualcosa di non semplicemente simbolico e testimoniale per compensare una delle peggiori ingiustizie e criminali aggressioni commesse dall’Italia fascista. Ingiustizia e aggressione che il nostro stato, divenuto democratico, aveva sdegnosamente rifiutato di riconoscere mentre continuava cinicamente ad esigere da Franco il pagamento (fino al 1958) delle bombe sganciate sulle città spagnole.