Sabato 11 febbraio verrà realizzata dal vivo una performance, intitolata “Relazioni“, negli spazi del Dipartimento educativo del MamBo. Si tratta di un progetto di sensibilizzazione sui disturbi del comportamento alimentare, che coinvolge decine di giovani che hanno codiviso le loro esperienze. L’obbiettivo è quello di far calare lo spettatore in un ascolto immersivo ed empatico.
La pandemia ha fatto riesplodere i disturbi alimentari
«I disturbi alimentari sono il sintomo psichiatrico maggioritario che esiste in italia, ha un incidenza del 7%», spiega Arianna Marfisa Bellini, psicoterapeuta-psicanalista e coordinatrice della clinica Centro Dedalus. «Dopo la pandemia sono aumentate tantissimo le richieste che riguardano il comportamento alimentare, perchè la pandemia ha stretto le relazioni famigliari di nuovo, e questo ha scaturito un esordio dei disturbi alimentari molto potente», sottolinea la psicanalista.
I dati dello sportello comunale, in particolare, mostrano che nell’anno 2022 sono stati 136 i giovani che si sono rivolti allo sportello Dedalus, prevalentemente ragazze (97). Il 12% aveva un disturbo alimentare, un dato che è in crescita rispetto al passato.
Da una chiaccherata tra Eleonora Beddini, direttrice artistica di “Relazioni”, e Arianna Marfisa Bellini «su quanto il cibo fosse fondamentale nella nostra vita e gestisse le nostre relazioni» nasce l’idea del progetto stesso e la possibilità di trasformarlo in una performance. In particolare, il cibo nei disturbi alimentari «gestisce tutte le relazioni ed è per questo che il progetto si chiama “Relazioni”, perché quello che abbiamo mostrato è che le relazioni sono al centro», continua la coordinatrice clinica del Centro Dedalus.
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La performance che andrà in scena sabato «mette al centro i giovani, e mette noi adulti, esperti e istituzioni dal lato di chi ascolta», afferma Mattia Santori, delegato alle Politiche Giovanili.
Quello attuale in realtà è il secondo step di un percorso più ampio, cominciato nel 2021 con “Sembianze“, opera che affronta il tema del bullismo.
Entrambi i progetti nascono da una volontà comune: effetuare uno studio mirato su sintomi e fenomeni sociali, raccogliere materiale, elaborarlo artisticamente, e renderlo al pubblico con modalità alternative al fine di stimolare un’osservazione differente, critica, empatica.
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In particolare con “Relazioni”, si assisterà ad «un incontro molto ravvicinato, perchè ogni spettatore siederà concretamente a tavola con persone che soffrono o hanno sofferto di disturbi alimentari e ci sarà una tela di suono e parole, realizzata a seguito delle testimonianze raccolte, che avvolgerà ed immergerà l’ascoltatore nella storia», spiega Beddini.
Per partecipare alla performance dell’11 febbraio è obbligatoria la compilazione del form di presentazione sul sito web https://www.progettorelazioni.it.
In seguito all’evento una video-installazione rimarrà presente negli spazi del Dipartimento educativo MamBo- Museo d’Arte Moderna di Bologna, dal 12 febbraio al 28 febbraio 2023.
ASCOLTA L’INTERVISTA AD ELEONORA BEDDINI: