Inaugura oggi e proseguirà fino al 25 settembre, nel complesso di Santa Maria della Vita, la mostra “Ilario Fioravanti. Epifanie del dolore e della gioia”. Un’esposizione nel centenario della nascita dell’artista e nel decennale della sua scomparsa, con un intento di dialogo tra l’antico, in particolare il “Compianto sul Cristo morto” di Niccolò dall’Arca, e il contemporaneo.
“Ilario Fioravanti. Epifanie del dolore e della gioia” apre un dialogo tra l’antico e il contemporaneo
La mostra fa parte di un più ampio progetto che celebra il centenario della nascita dell’artista intitolato 1922-2022 “Frioravanti 100!”. «Questa mostra vuole celebrarlo e ricordarlo mettendo antico e contemporaneo a confronto», afferma la curatrice Marisa Zattini ai nostri microfoni.
Non a caso, adiacenti alla Chiesa di Santa Maria della Vita si trovano le sale dell’Oratorio e del Museo che ospitano il percorso espositivo “Compianto sul Cristo morto” di Niccolò dell’Arca. Si apre così un dialogo aperto tra il capolavoro quattrocentesco e il Compianto realizzato da Fioravanti nel 1985.
«Il contemporaneo con l’antico mantiene un filo rosso che li lega in modo differente – continua la curatrice – Abbiamo una lamentazione teatrale da parte di Niccolò dall’Arca e, dall’altra parte, abbiamo un dolore trattenuto nel compianto di Ilario Fioravanti, una compostezza nel silenzio. Anche il titolo “Epifanie del dolore e della gioia” deriva dalla consapevolezza e dal passaggio del dolore, sapendo poi della resurezzione di Cristo, e quindi è anche un’anticipazione della gioia».
Il compianto di Fioravanti verrà allestito nell’Oratorio assieme alle quattro Maddalene (1982) e ad alcune gigantografie di disegni preparatori selezionati dai diari dell’artista. La sala precedente introduce al corpus della mostra attraverso una serie di opere: tutte “epifanie” in cui il tema sacro e profano, del terreno e dello spirituale, dell’umano e del divino si incontrano nel significativo evento cristiano, reintepretando in chiave contemporanea imprimendo nella materia il realismo delle emozioni e i sentimenti del dolore e della gioia. Tra queste opere avremo “Via Crucis” (1982) inedita, “Il bacio di Giuda” (1995), “La Veronica” (1989), “Il Miracolo del pane e dei pesci” (2003) ed “Effeta” (2003).
ASCOLTA L’INTERVISTA A MARISA ZATTINI: