Un altro femminicidio, l’ennesimo. Questa volta a pochi metri dallo sportello di Casa delle donne di Anzola dell’Emilia. Sofia Stefani è stata uccisa giovedì scorso, il 16 maggio, da Giampiero Gulandi. Stasera, ad una settimana dal fatto, Casa delle donne per non subire violenza di Bologna e l’associazione Malala-Gli occhi delle donne sulla pace hanno deciso di darsi appuntamento ad Anzola dell’Emilia prima per un incontro, alle 18, presso la Sala Polivalente della Biblioteca De Amicis e poi, dalle 19, per una fiaccolata che solcherà il centro.

Stefani è stata uccisa da un superiore e di questo femminicidio si è parlato in modo errato

«Per noi è molto importante ricordare quel che è accaduto e dimostrarsi vicine alla famiglia» ci dice Susanna Zaccaria, presidente di Casa delle donne di Bologna. Per l’associazione non c’è dubbio che si tratti di un femminicidio, commesso da Gulandi, che era un suo superiore, nel dettaglio capo dei Vigili. 

I media si stanno sperticando in supposizioni riguardanti una possibile relazione tra Stefani e Gulandi, elemento della quale però dovrebbe importare poco, come specifica Zaccaria: «noi siamo intervenute subito perché abbiamo da subito letto “omicidio passionale”, le solite cose che si dicono nonostante sia da un po’ che diciamo che non si parla di sentimenti in questi casi ma di tutt’altro». 

«Il fatto che fosse un superiore gerarchico, il fatto che l’omicidio sia avvenuto in luogo pubblico, il fatto che ci fosse una relazione professionale prima ancora che personale e il fatto che si sia parlato di questo omicidio in modo completamente errato ci ha spinte a chiedere un momento di confronto pubblico sul tema» conclude Zaccaria. Appuntamento confermato stasera alle 18 alla Biblioteca De Amicis di Anzola dell’Emilia. Il ricordo di Sofia Stefani proseguirà poi in una fiacciolata che partirà alle 19 da Piazza Giovanni XXIII e arriverà alla Sede della Polizia Municipale, dove la vittima lavorava come vigilessa.

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