Lavoro commissionato al compositore, organista, pianista ed ornitologo francese Olivier Messiaen (1908-1992), dal direttore d’orchestra Zubin Mehta con la Filarmonica di New York, composto ed orchestrato dal 1987 al ’91, “Eclairs sur l’Au-Delà” (“Squarci sull’aldilà”), è un insieme di 11 meditazioni sull’aldilà e sulla Gerusalemme celeste, aventi come riferimento principale l’Apocalisse di San Giovanni.
Nella vasta partitura di un’ora abbondante di musica per grande orchestra di 128 esecutori (legni: 3 ottavini, 6 flauti, 1 flauto in sol, 3 oboi, 1 corno inglese, 2 piccoli clarinetti in mi bemolle, 6 clarinetti in si bemolle, 1 clarinetto basso in si bemolle, 1 corno di bassetto in si bemolle, 3 fagotti, 1 controfagotto; – ottoni: 2 piccole trombe in re, 3 trombe in do, 6 corni in fa, 3 tromboni, 2 tube, 1 basso tuba; – tastiere: crotali, campanelli, xilofono, xilorimba, marimba; – archi: 16 primi violini, 16 secondi violini, 14 viole, 12 violoncelli, 10 contrabbassi; – percussioni: 3 complessi di campane tubolari, 3 triangoli, macchina del vento, woodblock, tempelblock, réco réco, 3 gong acuti, 3 gong gravi, frusta, 3 piatti, grancassa, 3 tam-tam), si trovano i canti di 48 uccelli di tutti i continenti, tra i quali, per la prima volta in una composizione di Messiaen, quello dell’uccello lira superbo australiano.
Ciò è dovuto al fatto che, nell’88, il musicista accettò volentieri l’invito a recarsi in Australia, ove avevano allestito un grandioso festival per il suo 80° compleanno, della durata d’un mese e mezzo, interamente dedicato alle sue opere. Fu questa l’occasione per lui, facendo appello a parecchi ornitologi, per recarsi presso Canberra, pur di ascoltare il canto di questo splendido e rarissimo volatile, che vive solo nelle foreste australiane.
Del resto la forte componente mistica e religiosa ed il canto degli uccelli, costituiscono fin dagli esordi, le principali fonti d’ispirazione del musicista nativo di Avignone (guardacaso proprio la città dove, per un breve periodo storico, s’era trasferito il papato). Non per niente la sua unica opera teatrale è ispirata alla vita di San Francesco d’Assisi, con l’atto concernente la famosa predica agli uccelli, situato in posizione centrale, oltre ad essere il più esteso dei 3 che compongono il fluviale lavoro. Peccato soltanto che la sua immensa passione per i volatili, lo portasse ad inserire nella propria dimora, una grandissima voliera, dove aveva ingabbiato parecchi esemplari di diverse specie tropicali. Evidentemente, nessuno è perfetto, sic!
“Eclairs sur l’Au-Delà”, l’opera più grandiosamente riepilogativa ed intimistica di tutta la carriera artistica di Messiaen, in onda giovedì 30 al consueto orario, ebbe perciò la sua prima assoluta a New York nel novembre ’92, poco dopo la morte dell’autore (il titolo, a questo punto, finisce col risultare sinistramente profetico). L’incisione proposta è quella effettuata nel ’94 alla Salle Gounod dell’Opéra Bastille di Parigi, con l’orchestra diretta dal coreano Myung-Whun Chung, uscita per la Deutsche Grammophon.
“Un tocco di classico” va in onda ogni giovedì alle ore 24 su Radio Città Fujiko, in streaming ed in fm 103.1 mhz.
—- Gabriele Evangelista —-