Quasi vent’anni trascorsi dalla stesura della precedente sinfonia (la quarta), da parte di Josef Bohuslav Foerster (1859-1951), prima d’accingersi a comporne un’altra nuova, la n.5 in re min. op.141, ultima della serie, in onda nella puntata di giovedì 30 marzo.

Nel mezzo, la morte del suo unico figlio sedicenne Alfréd, avvenuta nel marzo del ’21, causa principale della conseguente crisi esistenziale, religiosa e creativa da parte del suo autore, il declino della sua reputazione a livello internazionale accompagnato al peggioramento delle sue condizioni economiche, sia dopo il progressivo affermarsi delle correnti artistiche più radicali in ambito musicale dopo il ’10, sia il blocco totale della sua carriera compositiva in ambito mondiale decretato dallo scoppio del primo conflitto mondiale. Essere dei tradizionalisti, sostanzialmente legati ad un idioma tardoromantico come Foerster, poteva rivelarsi decisamente dannoso all’epoca.

La quinta sinfonia, iniziata nel ’24 e terminata dopo quasi un quinquennio, ebbe la prima assoluta a Praga, il 2 novembre ’29, poco prima del suo 70° compleanno. Come altre sue composizioni orchestrali, questa sinfonia ha il carattere di un requiem puramente strumentale (la prima sinfonia è dedicata alla madre, la seconda alla sorella Marie), nello specifico con particolare riferimento al figlio, ed è permeata di citazioni, o meglio vaghi riecheggiamenti di lavori di Richard Strauss, Puccini, Dvòrak e Bruckner, che evidentemente assumono per il compositore, un significato molto intimo e particolare.

Questa sinfonia viene proposta nell’esecuzione realizzata dal 4 al 5 maggio 2009 alla Osnabrueck Halle, dall’Orchestra Sinfonica di Osnabrueck diretta da Herrmann Baumer, uscita in disco l’anno dopo per la MDG “SCENE”.

“Un tocco di classico” va in onda ogni giovedì alle ore 24, su Radio Città Fujiko, in streaming ed in fm 103.1 mhz.

—- Gabriele Evangelista —-